June 17, 2025

Diciotto persone risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta su presunte truffe alle compagnie assicurative, condotta dalla Guardia di Finanza di Brindisi su mandato della Procura. L’indagine – ancora in fase preliminare – ruota attorno a falsi incidenti stradali messi in scena per ottenere indennizzi indebiti. In corso, fin dalle prime ore del mattino di giovedì 15 maggio, perquisizioni a tappeto tra le province di Brindisi e Taranto.

Gli accertamenti, coordinati dal sostituto procuratore Luca Miceli, coinvolgono avvocati, medici e privati cittadini. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere al falso ideologico, dal danneggiamento fraudolento di beni assicurati alla mutilazione fraudolenta della propria persona, fino alla falsificazione di polizze e certificati medici.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti quattro studi legali – con sedi a Carovigno, Mesagne, Grottaglie e San Giorgio Jonico – oltre a strutture sanitarie pubbliche e private, tra cui l’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi. Le perquisizioni hanno interessato anche abitazioni, veicoli e studi professionali. In particolare, le Fiamme Gialle sono alla ricerca di materiale utile all’indagine: telefoni cellulari, computer, tablet e documenti cartacei.

Secondo quanto emerso, il presunto sodalizio avrebbe agito predisponendo falsi sinistri corredati da perizie mediche e legali costruite ad hoc, con l’obiettivo di ottenere indebitamente risarcimenti assicurativi. La Procura intende fare piena luce su un sistema articolato, in cui potrebbero essere coinvolti anche soggetti esercenti pubbliche funzioni.

Al momento non è escluso che il numero degli indagati possa aumentare. Le perquisizioni in diverse sedi, secondo fonti investigative, avrebbero già restituito riscontri ritenuti significativi per lo sviluppo dell’inchiesta.

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