Alle 9.30 di oggi è attraccato, alla banchina di Sant’Apollinare, il cacciatorpediniere Echo della Royal Navy inglese con a bordo 402 migranti, 327 maschi, 69 donne di cui 5 in stato di gravidanza e 6 minorenni. Sono tutti della zona Sub-sahariana.
La macchina dei soccorsi, già testata in precedenti sbarchi, ha funzionato alla perfezione.
Una volta terminate le operazioni di identificazione, 100 persone resteranno in Puglia, mentre la restante parte sarà smistata in strutture di accoglienza che si trovano in altre regioni d’Italia: andranno in Veneto, Campania, Lazio e Calabria.
Dal racconto dei migranti è, però, stata svelata l’ennesima tragedia nelle acque del mediterraneo.
I naufraghi hanno parlato di un’esplosione avvenuta a bordo del gommone su cui si trovavano ed hanno riferito di almeno 60 dispersi.
In effetti, tra i migranti approdati a Brindisi, vi sono persone con ustioni di secondo e terzo grado, probabilmente causate dalla fuoriuscita di gasolio dal barcone sul quale hanno affrontato il viaggio verso l’Europa.
Secondo il racconto di alcuni migranti, lunedì scorso, intorno alle 13.00, il gommone su cui si trovavano avrebbe iniziato ad affondare. Molti migranti sono affogati subito mentre altri sono riusciti a salvarsi e sono stati soccorsi da una nave. Successivamente sono stati trasferiti sul cacciatorpediniere inglese che oggi li ha sbarcati nel porto di Brindisi.
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