March 27, 2025

Attraverso una nota inviata agli organi di informazione il M5S “precisa che la candidatura di Pasqua, detta Patty, L’Abbate, candidata al collegio Uninominale Puglia 4 per il Senato, è conforme al Regolamento del MoVimento 5 Stelle“.

 

“La sua precedente candidatura” – si legge nella nota – “è stata debitamente comunicata al MoVimento e riguarda una lista civica, in particolare la lista “Insieme per Castellana”, che apparteneva ad una coalizione civica”.

“Infine – si conclude nella nota – va precisato che quella lista non era in concorrenza con il MoVimento 5 stelle”.

 

La precisazione del M5S non dirime, comunque, alcuni dubbi.

In particolare, dal logo della lista con cui si è candidata la L’Abbate, appare evidente che non si trattava di una civica a tutti gli effetti, bensì una coalizione costituita da due partiti nazionali: IO SUD, il movimento di Adriana Poli Bortone, già ministro del Governo Berlusconi, e Partito Liberale Italiano, uno dei componenti del cosiddetto pentapartito che ha governato l’Italia per lungo tempo assieme a DC, PRI, PSDI, PSI

 

D’altro canto la precisazione che la L’Abbate fosse candidata in una lista civica e che questa lista non fosse in concorrenza con il M5S appare irrilevante alla lettura del regolamento, che all’articolo 6 comma i specifica che ogni candidato del M5s “non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore e/o componente di giunta o governo, con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle a far data dal 4 ottobre 2009“.

Pertanto – a stretta lettura del regolamento – non dovrebbe fare nessuna differenza se una persona si sia candidata con una civica o con un partito nazionale né che il M5S avesse presentato o meno una lista elettorale.

 

Tra l’altro, come dimostra il video che riportiamo, pochi giorni fa la L’Abbate, in un confronto su Canale 7, ha negato di essere mai stata candidata con altre forze politiche prendendosela con i giornali “che sbagliano”.
Logico chiedersi: perché negare la candidatura se l’aveva già comunicata al suo Movimento?

 

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