August 1, 2025

La FIALS interviene con forza contro le gravi irregolarità riscontrate nella gestione delle procedure di mobilità interna per il personale infermieristico dell’ASL Brindisi, avviate con deliberazione n. 995 del 10 aprile scorso. Numerose segnalazioni pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale denunciano l’invio di comunicazioni da parte dell’Azienda Sanitaria a infermieri coinvolti nelle procedure di mobilità prima ancora della pubblicazione ufficiale delle graduatorie. Una condotta gravissima che rappresenta una palese violazione delle regole di trasparenza e imparzialità che devono guidare ogni atto della pubblica amministrazione.
“È inaccettabile – dichiara Giuseppe Carbone, Segretario Generale FIALS – che si anticipino convocazioni basandosi su atti non ancora definitivi e quindi privi di efficacia. Si tratta di un abuso che mina i diritti dei lavoratori e genera una gestione opaca delle risorse umane.”
Per questo motivo, la FIALS ha diffidato formalmente l’ASL Brindisi dal reiterare tali comportamenti e ha chiesto l’immediato accertamento dei fatti, oltre all’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili. Il Segretario Generale FIALS ha inoltre sollecitato l’intervento delle istituzioni regionali, affinché vengano garantiti i principi fondamentali della pubblica amministrazione: legalità, correttezza e trasparenza.
“Non resteremo in silenzio di fronte a pratiche che danneggiano i professionisti della sanità e compromettono la fiducia nel sistema – conclude Carbone –. Chiediamo il pieno rispetto delle regole e la tutela di chi ogni giorno lavora con dedizione nei nostri ospedali.”

La FP CGIL Brindisi denuncia un fatto di estrema gravità che mina alle fondamenta la trasparenza e la credibilità della gestione del personale all’interno dell’ASL Brindisi. In questi giorni, diversi lavoratori del comparto infermieristico hanno ricevuto comunicazioni formali via PEC dalla dirigenza delle professioni sanitarie, con richieste di assenso o dissenso rispetto a un trasferimento per mobilità interna.
Un dettaglio non trascurabile: nessun bando è mai stato pubblicato. Nessuna graduatoria è mai uscita. Nessuna procedura ufficiale è stata attivata.
Secondo quanto previsto dal Regolamento aziendale in vigore (Delibera n. 906/2025), la mobilità interna deve avvenire tramite pubblicazione di un avviso pubblico, con criteri di trasparenza, pari opportunità e valutazione, e si conclude solo dopo l’approvazione di una graduatoria. Nessuno di questi passaggi è stato rispettato.
“Non siamo davanti a un errore tecnico – dichiara la FP CGIL – ma a un atto che viola apertamente le regole e che trasforma un diritto in un privilegio per pochi. Una gestione che si muove nel buio, senza atti formali e senza confronto sindacale, svuota di senso la legalità e danneggia chi lavora con onestà, aspettando da anni una procedura regolare.”
La FP CGIL sottolinea come questo episodio rappresenti il punto più critico di una gestione ormai scollegata dalle norme, in cui la mobilità viene trattata come una trattativa privata, anziché un processo pubblico e garantito.
“La fiducia tra i lavoratori e l’amministrazione si regge sulle regole. Quando le regole vengono ignorate da chi ha la responsabilità di farle rispettare, il danno è enorme e coinvolge l’intero sistema,” prosegue la nota.
La FP CGIL Brindisi rende pubblica questa denuncia per tutelare i diritti di tutte e tutti, e annuncia che vigilerà con fermezza per impedire che simili forzature si ripetano, riaffermando il principio che le procedure non sono optional, ma obblighi vincolanti per ogni dirigente pubblico.

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