Debutta oggi in prima europea al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, «Emilia», l’ultimo lavoro di Claudio Tolcachir, fondatore e direttore della casa-teatro di Buenos Aires, Teatro Timbre 4.
Dopo la prima del 17 marzo (ore 21.00), saranno due le repliche proposte al pubblico, il 18 (ore 21.00) e 19 marzo (ore 10.30).
Lo spettacolo sarà presentato in lingua spagnola con sopratitoli in italiano.
Tolcachir, ammirato regista creativo, chiamato a Parigi e alla Biennale di Venezia per laboratori e workshop, ha riportato il teatro a una dimensione più essenziale, a cominciare forse anche dalla nascita della sua compagnia, generata tra le mura di casa sua a Buenos Aires, e dagli attori che sceglie, quasi tutti con una propria vita professionale.
Tolcachir, dopo «La omision de la familia Coleman», «Tercer cuerpo», «El viento en un violin», tre produzioni che hanno girato i più grandi festival internazionali, propone ora un altro torbido spaccato familiare.
Prima assoluta europea a Brindisi, dunque, al Nuovo Teatro Verdi, il prossimo lunedì 17 marzo, tra le azioni che la Regione Puglia ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del PO FESR 2007_13 «Internazionalizzazione della scena» (intervento a titolarità regionale).
Lo scopo della realizzazione di questo intervento è quello di coniugare sviluppo culturale e attrattività territoriale, favorire le coproduzioni tra artisti pugliesi e internazionali; incrementare la programmazione di spettacoli internazionali all’interno degli spazi teatrali pugliesi per ampliare l’offerta culturale del territorio e incidere sull’attrattività complessiva del «sistema Puglia», favorire gli incontri tra le realtà produttive pugliesi ed eccellenze registiche, coreografiche, drammaturgiche e attoriali internazionali per stimolare la crescita professionale e produttiva delle prime e la loro più ampia competitività sul mercato nazionale ed internazionale.
L’appuntamento internazionale, con repliche il 18 e 19 marzo, propone l’impegno a far dialogare il territorio con le più importanti realtà della scena internazionale. Un piccolo showcase (sono previsti incontri e conferenze) dedicato al giovane protagonista del fermento delle scene di Buenos Aires, drammaturgo, regista e attore che al Verdi presenta il nuovo lavoro ispirato ad un’esperienza personale che mette in scena la storia di un uomo di fronte agli affetti ritrovati della sua infanzia e nel contesto di una nuova famiglia.
Il debutto di Tolcachir rappresenta l’apice di una più ampia azione dedicata all’America latina, all’Argentina e al Cile. Un momento di incontro e conoscenza sotto il titolo “PugliAmerica del Sud” che a Brindisi, Bari e Lecce vedrà diversi momenti con incontri, seminari, milonghe clandestine e spettacoli, conferenze in collaborazione anche con l’Assessorato alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, e l’importante firma di un protocollo di intenti tra la Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e il Festival Santiago a Mil (lunedì 17 marzo, ore 11.00, Brindisi, Palazzo Granafei-Nervegna, alla presenza del direttore del festival cileno, Carmen Romero).
Aspettando Claudio Tolcachir, Brindisi accoglie un denso programma di azioni urbane nel centro storico: tango argentino fino al 19 marzo, milonghe urbane, musiche e danze della tradizione ma anche mostre itineranti; videoproiezioni sulle facciate degli edifici e concerti.
Clicca qui per il programma integrale di PugliAmericadelSud in versione PDF
LO SPETTACOLO:
Emilia
Playwright & Direction: Claudio Tolcachir
Company: Timbre 4
Cast: Caro: Adriana Ferrer, Emilia: Elena Bogan, Gabriel: Gabo Correa, Leo: Francisco Lumerman, Walter Carlos Portaluppi
Design: Claudio Tolcachir
General Production: Teatrotimbre4, Jonathan Zak, Maxime Seugé
Premiere: 15 April 2013, Buenos Aires
Duration: 1h 30min
Emilia is a co-production Fundación Teatro a Mil, Centro Cultural San Martín
In collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese
PO FESR Puglia 2007-13, Asse IV, Azione 4.3.2
«Emilia» di Claudio Tolcachir, fondatore e direttore della casa-teatro di Buenos Aires, Teatro Timbre 4, realizzato in coproduzione con Teatro San Martin de Buenos Aires e Festival Santiago a Mil, Cile, sarà presentato il 17 marzo al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi (con repliche il 18 e 19 marzo) in prima assoluta europea grazie al progetto speciale dedicato all’America Latina a cura del Teatro Pubblico Pugliese, nell’ambito degli interventi che mirano all’internazionalizzazione della scena pugliese, affidati dalla Regione Puglia al TPP (PO FESR Puglia 2007-13, Asse IV, Azione 4.3.2).
Autore e regista, Tolcachir si addentra nel cuore della famiglia, come già fece ne «La omisión de la familia Coleman» e nel «Viento en un violin», moltiplicando stavolta le risorse narrative e curando ogni più piccolo dettaglio dell’interpretazione. Il protagonista, un quarantenne con moglie e figlio, ritrova la tata che lo ha cresciuto negli anni dell’infanzia, prodigando per lui ogni cura e attenzione. Nella storia appaiono presente, passato e futuro e la scena si svolge secondo un doppio livello di azione: le cose accadono e si narrano, così Emilia, la tata, parla al pubblico e racconta la sua storia, mentre i personaggi agiscono alle sue spalle, e quando sembrerebbe che non la vedono, improvvisamente la coinvolgono nei loro dialoghi.
Allo stesso modo lo spazio scenico, al di fuori del quale la scena continua ad animarsi con i personaggi che vivono e raccontano le loro storie.
Lo spettacolo è insomma una storia iper-realistica, con personaggi impregnati delle vicende familiari anche al di fuori del classico quadro di rappresentazione. Claudio Tolcachir ci racconta la storia di un distacco, quella di una donna che ha dedicato il suo amore e la sua vita agli altri giungendo tardi, ormai anziana e bisognosa, a un abbraccio atteso per troppo tempo. Il maestro della nuova scena argentina ha spiegato come la scrittura sia nata da uno spunto autobiografico, ossia il racconto di una donna che ha restituito la memoria ai primi anni di vita del trentaseienne autore.
Lo spettacolo vedrà in scena Elena Boggan, Gabo Correa, Adriana Ferrer, Francisco Lumerman e Carlos Portaluppi. Le scenografie e l’assistenza alla regia sono state affidate a Gonzalo Córdoba Estevez, mentre il disegno luci è a cura di Ricardo Sica. Organizzazione Maxime Seugé e Jonathan Zak.
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