April 30, 2025

Mi rendo conto che dopo due anni durante i quali ho inviato numerosi documenti e comunicazioni al Comune cercando di spiegare alcuni meccanismi, l’assessore Di Taranto ancora non ha capito nulla di ciò che è accaduto e sta accadendo: non è un rimprovero, o una accusa, ma una semplice constatazione di natura oggettiva. Del resto ormai, cacciato anche dal partito di appartenenza, bocciato come assessore dalla sua stessa maggioranza che gli ha tolto le deleghe importanti dandogli praticamente il nulla (anzi qualcosa che giustifichi il costo di un assessore) ha finalmente un compito: portare all’esterno la sua ignoranza tecnica.

 

Il Direttore Pasqualone e lo stesso Romano hanno spiegato, a chi è capace di intendere e volere, tecnicamente parlando, che i comuni (e quindi assessori e sindaci) non hanno poteri nelle scelte regionali di ordine sanitario se non quello di combatterle o non approvarle come ha fatto il Sindaco Coppola ad Ostuni. Non erano proprio Di Taranto, Romano, Renna nel 2014 nel cineteatro Don Bosco ad assicurare tutti che, saliti al potere, mai sarebbe stato chiuso il pronto soccorso a San Pietro Vernotico? Guardate i post su facebook del tempo. Risultato: stanno chiudendo un ospedale, con la differenza che il sottoscritto dal 2010 al 2015 non ha firmato un accordo in tal senso, Renna invece lo ha sottoscritto condividendolo.

 
Il povero Di Taranto dimentica che dal 2010 in poi è stata realizzata la sala operatoria al Ninetto Melli e l’ipotesi che nel 2009 Romano e l’allora direttore generale Rollo hanno raccontato in consiglio comunale non prevedeva nulla in termini di chiusura, ma il potenziamento della struttura. Contro chi avrei dovuto combattere? Mi rendo conto però che ciò che si è detto durante il monotematico sul piano di riordino ospedaliero occorre capirlo e forse Di Taranto può solo sentirlo!

 
Per i debiti del Comune, poi, se hai gli attributi indica giorno, luogo ed ora in cui pubblicamente confrontarci a viso aperto: siete codardi incapaci e vigliacchi, preferite le riunioni nelle quali senza confronto nascondere i vostri fallimenti dietro false e calunniose affermazioni. Se hai paura o sei incapace di reggere il confronto fai silenzio, continua a nasconderti, a votare senza capire, ed a riscuotere il tuo stipendio da assessore, tanto solo questo è il ricordo che hanno ed avranno di te i cittadini.

 
Quanto a Fiscalità Locale srl non ho deciso io quanti ed a quali avvocati far seguire il contenzioso, ma se hanno lavorato 14 diversi professionisti è segno che i principi di rotazione sono stati rispettati: da due anni solo due cooperative su sei o sette presenti sul territorio hanno affidamenti diretti dal Comune di San Pietro Vernotico, giusto per dare una idea dei modelli utilizzati. Di certo molti di quegli avvocati hanno vinto i contenziosi e se il Comune non recupera i soldi nonostante le sentenze la colpa è solo vostra.

 
Un ultimo aspetto da me spiegato cento volte in consiglio comunale, ma, come già detto, per ragioni a Di Taranto non ascrivibili, potrebbe prendere lezioni private per mesi senza riuscire a capirlo, Innanzi tutto in tempi non sospetti (marzo 2015) ho sottoscritto ed inviato alla Corte dei Conti il piano di razionalizzazione delle partecipate ove ho dichiarato la necessità di chiudere la società ed ho anche spiegato come il Comune avrebbe gestito i tributi (è riportato ciò che in due anni voi avete scritto di voler fare ma non avete ancora avviato). Inoltre, entrando nello specifico, il bilancio 2013 di Fiscalità Locale si era chiuso con una perdita che aveva ridotto il capitale sociale sotto il minimo legale, ed in tal caso la legge prevede l’obbligo di convocare l’assemblea per le decisioni del caso (tra le quali liquidazione della società o l’aumento del capitale sociale sino a portarlo al minimo legale grazie ad utili od a nuovi conferimenti dei soci). E’ stata convocata l’assemblea dei soci per deliberare ed è emerso che: 1) l’esercizio 2014 si sarebbe chiuso in perdita (e quindi non vi erano utili che avrebbero potuto ripianare la perdita 2013); 2) il socio Maggioli aveva inviato comunicazione con la quale dichiarava la volontà di recedere da socio; 3) l’altro socio privato Censum Srl aveva inviato comunicazione con la quale dichiarava di non essere più operativo e che stava depositando i libri in Tribunale per chiedere il fallimento (poi dichiarato l’8.7.2015).

 

Per le persone intelligenti e che hanno facoltà di comprendonio ciò vuol significare che: 1) senza il socio privato la società non avrebbe potuto svolgere più il suo ruolo e quindi doveva essere liquidata; 2) non vi erano utili per ripianare la perdita e soci disponibili ad effettuare conferimenti; 3) il Comune non poteva ricapitalizzare la società a sue spese (quindi anche per la parte dei soci privati)e del resto non aveva senso farlo visto che, in assenza di soci privati iscritti nell’Albo delle società abilitate ad effettuare il coattivo, la società non avrebbe potuto più svolgere le funzioni per cui era stata creata. Per legge (art. 2482 e ss. cc) la società doveva essere liquidata.

 

Quindi, ripeto sperando che Di Taranto sia più disponibile alla comprensione, la chiusura della società non era dettata da ragioni politiche ma era un atto dovuto per legge: il consiglio avrebbe potuto solo ratificare tale decisione. Peraltro benedetto sia quel giorno di maggio ! Infatti l’attuale Sindaco ha modificato il bilancio 2014 falsando i dati (la perdita per magia è diventato utile), il consiglio comunale, nonostante la società non fosse in grado di svolgere attività per il fallimento del socio privato, ha addirittura deliberato di voler revocare la liquidazione assumendo ché la società era in grado di funzionare.

 

Tale ipotesi è durata tre mesi, perché a novembre 2015 di colpo il consiglio Comunale si è reso conto che ciò era impossibile per cui ha ratificato il mio operato. Non te ne sei reso conto Di Taranto (ma, come già detto non te ne facciamo una colpa), ma anche tu hai votato la ratifica di ciò che nell’articolo mi contesti e cioè la liquidazione della società dal sottoscritto deliberata a maggio del 2015; ribadisco, per fartelo ben comprendere, che a novembre 2015 hai deliberato che io ho operato in maniera corretta, che era atto dovuto! Poveretto, anzi poveri noi da chi siamo amministrati! Poi per te è un accessorio che il revisore ha evidenziato il vostro ritardo nel deliberare e che tutti i tributi ed altre entrate extratributarie (circa €.2.000.000,00) che scadevano nel 2015, nel 2016 sino alla data odierna li avete fatti prescrivere visto che a tutt’oggi non vi è una gara per affidare il coattivo a qualcuno. Ma di tanto qualcuno vi chiederà conto.

 
Per concludere: attendo di leggere sui social la data in cui ti confronterai con me pubblicamente, sono in tanti ad essere interessati alla notizia (se vuoi puoi pure portarti il sindaco e l’assessore tecnico Laudisa a tuo conforto, non ho problemi).

Se non lo farai confermerai di essere un codardo, un vile, una persona incapace di avere il coraggio delle proprie affermazioni. Pensandoci bene, ho scritto “delle proprie affermazioni” e non di quelle di chi ha elaborato il tuo comunicato per consentirti una ulteriore pubblica figuraccia, visto che pubblicamente dichiari di non conoscere ciò che approvi. Dimettetevi, anche nel vostro interesse, tanto le verifiche sul nostro operato saranno fatto sempre e comunque ed a prescindere dai nostri auspici o dalle nostre richieste, ma almeno limitate i danni !!!!
Avv. Pasquale Rizzo

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