Parziali: 24-5, 41-26, 64-53, 94-74
Enel Brindisi: Scott 18, Carter 14, Goss 12, Cardillo 3, Moore 10, Orlandino n.e., Donzelli n.e., M’Baye 11, Samuels 17, Joseph 9, Sgobba, Spanghero. Coach: Sacchetti
Sidigas Avellino: Zerini, Green 6, Logan 23, Esposito, Leunen, Cusin 2, Severini, Randolph 8, Obashoan, Fesenko 28, Thomas 7, Parlato. Coach: Sacripanti
Arbitri: Seghetti, Sardella, Calbucci
Nel posticipo della 24^ giornata di LBA, la New Basket Brindisi più bella della stagione domina al PalaPentassuglia la vice capolista Avellino dell’ex capitano Zerini
Una squadra che era già in forma ma che può sognare grazie al contributo garantito già dall’esordio stagionale di Samardo Samuels, ex Milano e Barcellona.
Il suo score parla chiaro: 17 punti, 8 rimbalzi, 4/7 da due e 2/2 da tre. Ma quello che non dice è che ha dato nuova linfa e grande sicurezza ad una squadra composta da atleti di valore e classe.
Ed oggi, assieme a Samuels, Brindisi ha potuto contare sulle ottime prestazioni di tutti gli atleti, nessuno escluso.
La gara:
Brindisi parte con Moore, Scott, Joseph, MBaye e Carter; Avellino schiera Green, Thomas, Randolph, Leunen, Fesenko.
Il primo tempo dei padroni di casa è da circoletto rosso: una difesa attenta ed un attacco preciso portano subito l’Enel sull’ 11-1. Avellino non riesce a contenere gli atleti di Sacchetti se non con i falli (3). Sacripanti è costretto a chiamare time-out dopo appena 4′ .
L’Enel non si ferma e con MBaye e Joseph vola a +15 (18-3). Quando Sacchetti decide di far esordire Samuels, la squadra si mette subito a disposizione del n. 27 regalandogli tre palloni in un minuto. Al terzo Samardo realizza subendo anche il fallo. E’ lui a mettere a segno il canestro del +16 ( 21-5) seguito poi da Goss per il sensazionale 24-5 che chiude la prima frazione.
Nel secondo quarto Avellino aumenta l’intensità difensiva e con Randolph e Cusin riesce a rosicchiare qualche lunghezza (27-12). Brindisi non si lascia intimorire e grazie ad una buona difesa (Mbaye finalmente su alti livelli anche sotto le proprie plance) e all’esperienza di Samuels e Goss mette a segno canestri importanti che valgono l’ulteriore allungo a +22 (34-12). La partita diventa bella ed aperta. Avellino gioca soprattutto su un incontenibile Fesenko; Brindisi continua a variare le soluzioni offensive. L’Enel raggiunge il massimo vantaggio di +23 (41-18) poi Avellino gioca meglio, rosicchia qualche punto e Sacchetti è costretto a chiamare time-out due volte per organizzare al meglio la sua squadra per la fase finale del periodo. Si va negli spogliatoi sul 41-26.
Al rientro in campo Avellino attacca bene (sempre con Fesenko) ma Brindisi lo fa ancora di più (50-30). Ma mentre gli ospiti continuano a realizzare con grande continuità (50-37), l’Enel si ferma. Sacchetti dapprima inserisce Goss al posto di Moore, poi chiama time-out, infine mette dentro Samuels per Carter.
Avellino, però, non si ferma e con Logan e Fesenko riduce ulteriormente il gap (50-41 a 5’15”). Gli arbitri si ergono a protagonisti non richiesti fischiando due falli antisportivi a Scott e a Samuels, interventi che, da addetti ai lavori, è davvero dura da aggettivare se si vogliono rispettare contemporaneamente il requisito della sincerità e quello della fiducia nella categoria arbitrale e nella loro necessaria indipendenza di giudizio.
Avellino riesce a scendere sotto le dieci lunghezze di svantaggio (52-43) ma Brindisi reagisce da grande squadra, tira fuori l’orgoglio e ribatte colpo su colpo ed allunga nuovamente (59-47 a 1’25”).
Avellino, comunque, continua ad essere “on fire”: scende fino a -7 prima che Moore realizzi la tripla del nuovo +10 e, dopo un libero di Logan, Scott, dalla lunetta, fissi il finale del terzo periodo sul 64-53.
Nel quarto periodo è grande battaglia: Sacchetti inserisce quasi subito Samuels per porre un freno allo straripante attacca irpino. Dopo 3’30” di gioco è 71-59, con Sacripanti che chiama time-out dopo un canestro di Samuels.
Al rientro in campo è sempre grande intensità. Logan e Moore dirigono le squadre e si assumono la briga di finalizzare (75-64 a 4’33”). Brindisi si concede anche il lusso di dare spettacolo con una schiacciata di MBaye su splendido assist di Moore ed un canestro di Samuel che ridicolizza il grande Fesenko. A 3’48” è 77-64 con Sacripanti che chiama time-out.
Quando Goss e Scott realizzano i canestri che portano Brindisi sull’82-67 il PalaPentassuglia capisce che è finita. Gli ultimi due minuti sono solo per l’entusiasmo. La bomba di Samuels che porta Brindisi a +20 (87-67) fa esplodere il Palazzetto come non si vedeva da tempo.
Grande segno che con questa unione tra dirigenza, pubblico e squadra è davvero possibile volare ed andare lontano.
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