October 10, 2025

Il contrasto allo sfruttamento illegale del territorio, ancorchè tutelato da vincoli giuridici, prosegue costantemente su base giornaliera da parte dei Nuclei Carabinieri Forestali del Basso ed Alto Salento.
Non è sfuggito ai Militari del Nucleo Forestale di Ostuni un cantiere forestale, dove macchine operatrici stavano effettuando il taglio di piante all’ interno di un bosco di pini, lecci ed altre specie della macchia mediterranea, nei pressi della marina ostunese di Gorgognolo.
Gli accertamenti dei Forestali hanno acclarato che l’ azienda proprietaria, operante nel settore turistico, non aveva prodotto comunicazione dell’ inizio dei lavori, facendo così decadere l’ autorizzazione precedentemente rilasciata dalla Regione Puglia (valida per 2 anni), ai sensi dell’ art. 13 del Regolamento Regionale 19/2017.
I Carabinieri Forestali hanno quindi proceduto a quantificare il numero di piante tagliate, distribuite su una superficie totale di circa 69.000 metri quadrati, per l’ applicazione della sanzione amministrativa prevista dall’ art. 14 del citato Regolamento.
Oltre a ciò, trattandosi di area a tutela paesaggistica, quale bosco censito nel P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale), i Militari ostunesi hanno anche deferito il rappresentante legale dell’ azienda proprietaria alla Procura della Repubblica di Brindisi. Gli sono stati ascritti i reati di cui all’ art. 181 del Decreto legislativo n. 42 del 2004 (“Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”) ed all’ art. 734 del codice penale, per intervento non autorizzato su bene paesaggistico tutelato e distruzione e deturpamento di bellezze naturali protette, rispettivamente. Inoltre, tutta l’ area boscata interessata dai lavori è stata sottoposta a sequestro.
Sono in corso ulteriori accertamenti tesi a verificare la titolarità della ditta esecutrice attraverso l’ iscrizione all’ Albo regionale delle Imprese Forestali.
Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone segnalate sono da ritenersi sottoposte alle indagini stesse e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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