June 16, 2025

nichi vendolaOggi pomeriggio il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha tenuto un incontro con una rappresentanza dei sindaci del Salento sulla questione Tap. All’incontro hanno partecipato i Sindaci dei comuni di Vernole, Melendugno, Lizzanello, Castrì di Lecce, Carmiano, Guagnano e Tricase.

Queste le dichiarazioni di Vendola al termine dell’incontro: “Si è stabilità una straordinaria sintonia tra l’amministrazione regionale e le comunità dell’intero Salento. Abbiamo condiviso un giudizio che è drasticamente negativo sulla localizzazione a San Foca, nel comune di Melendugno, dell’approdo del gasdotto Tap. Ed è questo un parere negativo che non è frutto di un pregiudizio ideologico, bensì di un giudizio scientifico condiviso da un’amministrazione centrale dello Stato come il Ministero dei beni culturali”.

 

Abbiamo contestato – ha continuato Vendola – una localizzazione in un sito di pregio naturalistico culturale, archeologico, paesistico eccezionale e crediamo che questa individuazione sia completamente sbagliata. Noi abbiamo dato la disponibilità a lavorare per la ricerca di siti alternativi. E per questo abbiamo deciso che da oggi parte un tavolo tecnico congiunto che si occuperà delle alternative localizzative. Un tavolo congiunto con Regione, Sindaci e Anci. Io mi impegno, da Presidente della Regione, a garantire un atteggiamento di accompagnamento leale e determinato nella rivendicazione di un modello di sviluppo rispettoso delle caratteristiche di questa regione. Farò – ha sottolineato il Presidente – tutto quello che è nelle mie competenze affinchè il governo nazionale cambi opinione. E, ribadisco, non siamo sul terreno della contestazione ideologica. Le comunità che oggi si ribellano sono amministrate da governi sia di centrodestra che di centrosinistra”.

 

Infine vorrei dire a Renzi – ha concluso Vendola – che in Puglia non c’è la sindrome di Nimby. Noi abbiamo detto tanti sì, ma vogliamo che questi sì siano compatibili con il nostro territorio, con la sua cultura e la sua storia. Da oggi Regione e sindaci sono come un solo uomo impegnati affinchè il governo faccia una scelta saggia, cambiare cioè la localizzazione del gasdotto”.

 

onofrio intronaAnche il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna esprime soddisfazione per gli esiti dell’incontro.

Lo ‘sbarco’ a San Foca mette in discussione una valida vocazione turistica locale: ben venga un approdo alternativo del gasdotto azero passante per la Puglia”. Per Introna “ha fatto molto bene Vendola a garantire così uno scatto in avanti alla possibile e auspicabile ricerca di una localizzazione diversa, sul litorale pugliese. Sono senz’altro giustificate le obiezioni degli amministratori e dei cittadini salentini e sono aspirazioni ben riposte quelle che affidano lo sviluppo locale all’eccezionale bellezza di quei lidi. Si tratta di alcune tra le spiagge migliori di una regione, come la nostra, che vede premiata la scelta di valorizzare telare le proprie straordinarie qualità paesaggistiche e la trasparenza delle acque di balneazione”. Non è per caso, infatti, che gli indicatori turistici pugliesi sono in florido incremento, con una presenza straniera che supera stabilmente quella italiana.
Se, giustamente, l’economia locale ritiene controproducente far puntare la TAP verso San Foca, la condotta resta comunque strategica”, osserva il presidente Introna. L’aumento annunciato delle bollette è l’ennesimo campanello d’allarme: il gas è una risorsa determinante per l’Italia, anche per il ridotto impatto ambientale. “Siamo consapevoli che nei prossimi anni il rilancio del nostro Paese andrà alimentato con nuova energia, in aggiunta a quelle attuali. È fondamentale per le famiglie, per le case, per le imprese. Ma le soluzioni devono rispettare la vocazione dei territori e vanno cercate con la massima disponibilità di tutti, con un dialogo che coinvolga l’Europa, il Governo nazionale, la Regione Puglia, gli enti locali, la Società TAP e, soprattutto, i cittadini pugliesi”.
L’iniziativa del presidente della Regione è servita a stabilire questa priorità: ora – conclude Introna – occorre lavorare insieme per concretizzare ipotesi valide e spostare i tubi verso un altro approdo, finalmente e utilmente condiviso”.

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