«Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla». Venerdì 20 febbraio 2015, alle ore 10.45 al cineteatro Italia di Francavilla Fontana, in via Santa Cesarea 16, va in scena “Novecento”, da Alessandro Baricco, regia Mariantonietta Mennuni, con Michele d’Errico e Mario Pierrotti e la partecipazione di Damiano Pierrotti, produzione Cerchio di Gesso (Foggia), nell’ambito de “La scena dei ragazzi”, rassegna riservata agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado, promossa da Comune di Francavilla Fontana e Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest. Durata: 70′. Informazioni: 099.4725780 (interno 3: ufficio scuola Crest, responsabile Cinzia Sartini).
La storia di un grande pianista nato da emigranti su una nave e adottato da un marinaio dalla pelle scura che l’aveva trovato per caso in una scatola di cartone. E la storia di un trombettista che su quella nave era salito a soli 17 anni perché “l’unica cosa che gli fregava nella vita era suonare” e perché al molo qualcuno l’aveva sentito suonare e quello che suonava era qualcosa che “quando non sai cos’è, allora è jazz”. Tra i due era nata una grande amicizia, attraverso cui raccontarsi i propri sogni, le proprie angosce, la voglia immensa di sfidarsi e di sfidare il mare. E poi la musica, piccola, bella, infinita come il mare su cui danzava il piroscafo Virginian e poi burrasche, viaggi straordinari dall’Europa all’America, che sembravano non doversi mai concludere. Ma Novecento non è solo il pianista sull’oceano e il trombettista non è solo “l’amico per la pelle”. Sono entrambi strumenti mediante i quali noi spettatori guardiamo, come riflessi in uno specchio, l’intera umanità scivolare. Strumenti che, a suon di note, descrivono i sentimenti che fanno di noi tutti esseri umani dolcemente fragili.
La Compagnia Cerchio di Gesso nasce a Foggia nel 1991 grazie alla dedizione e alle energie di Carlo Formigoni, che raduna intorno a sé un gruppo di giovani artisti – alcuni dei quali oggi costituiscono l’asse portante della Compagnia – con il preciso intento di promuovere e fare cultura sul territorio. L’idea predominante è quella di avvicinare i giovani all’universo culturale del teatro, cercando di stimolare creatività e fantasia in un processo di coinvolgimento del giovane spettatore che induca a riflettere, divertirsi, conoscere. Strutturandosi negli anni sempre più come impresa dello spettacolo, nel 2001 diventa cooperativa. Da giugno 2003 gestisce l’Oda Teatro, struttura teatrale realizzata dall’Amministrazione Provinciale di Foggia in un ex capannone industriale.
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