Il Consiglio di Stato ha accolto, in favore del Comune di Torchiarolo, il ricorso in appello cautelare proposto dall’Avv. Dario Lolli, con la consulenza tecnica del prof. Francesco Magno, con il quale si chiedeva la riforma della Ordinanza n. 242/2014 Reg. Provvedimenti Cautelari, emessa dal TAR Puglia sede di Lecce che aveva rigettato la richiesta cautelare di sospensione della delibera G.R. Puglia n. 2349 del 04/12/2013 concernente l’approvazione del “Piano relativo alle misure di intervento per il risanamento della qualità dell’aria nel Comune di Torchiarolo per l’inquinamento da PM 10”, Piano che impone l’obbligo di dotare i camini domestici di appositi filtri.
Il Consiglio di Stato, nell’accogliere l’Appello dichiara che le questioni proposte sono meritevoli di approfondimento e dispone la sollecita fissazione dell’udienza di merito. Evidentemente le tesi sostenute dal Comune circa la necessità di completamento dell’indagine tecnica per individuare le cause del superamento dei limiti di concentrazione del PM 10 nel Comune di Torchiarolo non sono peregrine.
Del resto, fin dalla presentazione dello “Schema di Piano”, il Comune, ritenendo che i risultati scientifici prodotti da ARPA, pur nella indiscussa valenza, fossero insufficienti per l’attribuzione di “circa il 92%” della concentrazione di PM10 alla combustione domestica, ha prodotto osservazioni finalizzate alla realizzazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ed al completamento delle ulteriori e necessarie indagini che si evidenziavano come opportune ancor prima di ascrivere la responsabilità dell’inquinamento ambientale ad una popolazione che da decenni subisce l’azione delle ricadute di inquinanti provenienti dal polo industriale di Brindisi.
L’accoglimento del ricorso da parte del Consiglio di Stato e la conseguente richiesta al TAR di Lecce di trattare sollecitamente il merito della causa, apre scenari diversi e tali da poter ipotizzare e sperare che, attraverso la realizzazione della VAS, possa essere fatta chiarezza, una volta per tutte, sulle cause effettive dell’inquinamento dell’aria a Torchiarolo.
Una nota di speranza quindi riviene dalla pronuncia dei Giudici di Appello che con grande responsabilità affermano l’esigenza di un approfondimento, in aperto contrasto con l’atteggiamento di chiusura ed indisponibilità che l’Ass. regionale all’Ambiente e gli altri Enti interessati hanno tenuto fin da quando il Comune di Torchiarolo ha “osato” contrastare quanto asserito dal “Piano” che attribuiva la quasi totale responsabilità dello stato di contaminazione dell’ambiente ai Cittadini di Torchiarolo, minimizzando l’impatto riveniente dal polo industriale di Brindisi.
In definitiva, nella speranza-ottimismo (che non ci ha mai abbandonato) che il TAR possa convincersi della necessità di approfondire le tematiche dell’acclarato stato di contaminazione acuta dell’ambiente, questa Amministrazione intende ribadire la propria più totale disponibilità a collaborare con gli Enti preposti al fine di coordinare le comuni iniziative e raggiungere quei risultati che assicurino la tutela della salute della sua popolazione.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TORCHIAROLO
(foto: marangiomarco.wordpress.com)
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