Le opere legate ai Giochi del Mediterraneo entrano in una fase ad alta tensione. Dopo la lettera di diffida inviata dal commissario Massimo Ferrarese al Comune di Brindisi per i ritardi nell’avvio dei lavori, è arrivata una replica dura e circostanziata del sindaco Giuseppe Marchionna, che parla di “incomprensibile diffida” e assicura: “Siamo nei tempi previsti”.
Come riportato dal “Nuovo Quotidiano di Puglia”, gli accordi firmati a maggio 2023 prevedevano un avvio delle opere già a novembre scorso. Per questo il commissario Ferrarese ha chiesto l’immediata definizione di un cronoprogramma dettagliato, pena il rischio di commissariamento.
Secondo la ricostruzione del primo cittadino, però, i termini amministrativi per la gara dello stadio Fanuzzi e per le opere in contrada Masseriola scadono alla fine di aprile. “Oggi – ha dichiarato Marchionna in conferenza stampa – è stata pubblicata la determina di affidamento dei lavori per il Fanuzzi e siamo pronti all’aggiudicazione anche per Masseriola. I lavori partiranno a giugno, come da cronoprogramma condiviso, e si concluderanno entro un anno, con collaudo finale”.
Marchionna ha mostrato documenti, verbali e atti amministrativi, sostenendo che “la diffida è arrivata in orario di chiusura degli uffici e l’ho letta sui giornali prima ancora di riceverla ufficialmente. Mi ha amareggiato, anche perché fino a qualche giorno fa il rapporto con Ferrarese era sereno”. Il sindaco ha mal sopportato che una comunicazione tanto delicata sia stata resa pubblica prima ancora che lui ne fosse a conoscenza per vie formali, un fatto che ha ulteriormente inasprito il confronto.
A stretto giro, però, è arrivata la controreplica di Ferrarese: “Nessuno sgarbo istituzionale. Il nuovo cronoprogramma non è mai stato concordato con la struttura commissariale dei Giochi del Mediterraneo”. Il commissario chiarisce che la lettera non è stata divulgata da lui: “Non l’ho data io alla stampa, non so chi l’abbia fatto. Ma si tratta di una pec istituzionale fra un rappresentante del governo e un’amministrazione comunale. Non è un avviso di garanzia né una questione privata”.
Poi la stoccata: “La scorrettezza istituzionale, semmai, è un’altra. Il sindaco mi aveva garantito via WhatsApp, il 20 marzo, che i lavori sarebbero partiti entro fine aprile, mentre oggi apprendiamo che sono stati appena appaltati e inizieranno non prima di giugno”.
Ferrarese smentisce che il cronoprogramma mostrato da Marchionna sia stato concordato: “Il verbale del 14 gennaio, sottoscritto dai tecnici del Comune e dai miei, non contiene alcuna data. C’era solo l’impegno del Comune a fornire un cronoprogramma, che però non è mai stato approvato dalla struttura commissariale. Non c’è una sola pec da parte mia che autorizzi uno slittamento a giugno”.
Quanto al rischio commissariamento: “Se il sindaco rispetterà quanto promesso e farà partire i lavori entro aprile, va benissimo. Altrimenti dovrà chiedere scusa al governo e ai cittadini”.
Due le opere in programma: la riqualificazione dello stadio Fanuzzi, aggiudicata alla ditta Cantieri Generali di Casarano per circa 3,5 milioni di euro (dopo che la stessa ditta ha estromesso la ditta brindisina Bagnato Luigi che la quale aveva formato una ATI), e gli interventi infrastrutturali nella zona di contrada Masseriola.
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