October 8, 2025

Green Independence, startup pugliese attiva nello sviluppo di tecnologie decentralizzate per la produzione di energia pulita, acqua depurata e idrogeno verde, parteciperà come realtà innovativa alla prima edizione dell’evento “I Colori dell’Energia – Transition and Supply Chain”, promosso da Confindustria, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia e di DITNE – Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia.

Green Independence sarà presente con due interventi nei talk tematici dell’evento:
• Marta Pisani, co-founder e COO, interverrà il 9 ottobre alle ore 16:00 nel panel “Rinnovabili e sicurezza energetica: finalmente insieme”, accanto a ENI, ENEL, A2A, Edison, Ferrovie dello Stato e Regione Puglia.

• Alessandro Monticelli, founder e CEO, parteciperà l’11 ottobre alle ore 11:30 nel talk “Idrogeno: dalla bolla mediatica a protagonista del mix energetico del Paese e dell’Europa”, insieme a Edison, Acquedotto Pugliese, Isotta Fraschini Motori, Regione Puglia, ENEA e DITNE.

 

Durante l’evento, Green Independence sarà presente anche con uno stand dedicato, dove sarà esposto il prototipo di Soleidon: un pannello solare multifunzionale in grado di produrre energia elettrica e desalinizzare acqua marina. Si tratta di una tecnologia che, recuperando il calore dissipato dai pannelli fotovoltaici, triplica lo sfruttamento dell’energia solare e trasforma la desalinizzazione da processo energivoro a processo energeticamente positivo. A titolo comparativo, mentre i sistemi tradizionali di osmosi inversa consumano circa 5 kWh per desalinizzare un metro cubo d’acqua, Soleidon è in grado di produrre fino a 100 kWh di energia elettrica mentre desalinizza la stessa quantità, con un bilancio energetico nettamente favorevole.

Dopo la presentazione del prototipo avvenuta a marzo, Green Independence sta realizzando il primo impianto pilota industriale presso un cliente, con inaugurazione prevista per l’inizio del 2026. Si tratta del primo di una serie di progetti pilota già in programma per il prossimo anno.

A supporto della nuova fase di industrializzazione e produzione su larga scala, l’azienda ha aperto un round SEED da 7 milioni di euro, diviso in 2 step: 2 milioni di euro e 5 milioni di euro. Il round d’investimento è rivolto a investitori istituzionali, fondi VC, family office e partner industriali. Il round si aggiunge ai 2,5 milioni di euro già raccolti in pre-seed, tra equity privata e grant pubblici.
A consolidare la capacità finanziaria di Green Independence è l’ammissibilità a un finanziamento PIA (di Regione Puglia) da 7,5 milioni di euro, di cui 5,2 milioni a fondo perduto. Il finanziamento è subordinato ad una disponibilità finanziaria di 2 milioni che la startup intende colmare con un round d’investimento in equity secondo un meccanismo di leva 3:1 tra capitale privato e fondi pubblici, in grado di triplicare il valore effettivo degli investimenti e riducendone al contempo il rischio.

Green Independence è pronta a garantire questo meccanismo formalizzandolo negli accordi: per ogni euro investito in equity, Green Independence si impegna ad attivare almeno altri due euro di finanza pubblica non diluitiva.

“È un modello innovativo, trasparente e replicabile,” dichiara Alessandro Monticelli, CEO e founder di Green Independence. “Grazie a una clausola condizionata, l’investitore conferma l’interesse, ma versa il capitale solo se la leva pubblica viene garantita. Questo consente di trasformare ogni euro investito in tre euro reali di capacità di spesa a supporto dell’industrializzazione della nostra tecnologia.”

“Con questo modello possiamo colmare il gap tra l’Italia e i grandi ecosistemi globali dell’innovazione, come Stati Uniti, Cina o Germania, dove il capitale di rischio è più abbondante. Usare la finanza pubblica come leva competitiva è la nostra risposta strategica per restare rilevanti a livello globale,” aggiunge Marta Pisani, co-founder e COO di Green Independence.

“Siamo estremamente soddisfatti della fiducia ricevuta, sia da investitori privati – come Fondo H2 della famiglia Fagioli, So.firis (fondo promosso da una delle famiglie fondatrici di PLT Energia), che da investitori istituzionali come Scientifica Venture Capital, Plug and Play, e CDP Venture Capital – sia da enti pubblici che riconoscono il valore industriale e strategico della nostra tecnologia – come Regione Puglia ed il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’innovazione non basta per competere in un mercato globale: serve renderla scalabile, accessibile e sostenibile,” conclude Monticelli.

Green Independence si conferma così tra le realtà più dinamiche del panorama cleantech italiano, con una visione che coniuga tecnologia, impatto locale e modelli finanziari innovativi per un futuro energetico più autonomo, sostenibile e accessibile.

 

GREEN INDEPENDENCE
Green Independence (GI) è una start-up innovativa che ha la missione di accelerare la transizione energetica dai combustibili fossili, fornendo soluzioni innovative per l’indipendenza energetica e l’accesso all’acqua pulita.
Grazie alla tecnologia New Artificial Leaf (NAL), composta dall’accoppiamento del Soleidon col Modulo Elettrochimico in sviluppo, GI propone un approccio integrato che sfrutta l’energia solare per generare elettricità, purificare e desalinizzare l’acqua, e produrre idrogeno verde a costi competitivi, garantendo funzionalità off-grid anche nelle aree più remote.
Sostenuta da investitori di rilievo e istituzioni italiane, Green Independence punta a stabilire nuovi standard nell’innovazione ecologica, rendendo l’energia pulita e l’acqua accessibili a tutti, indipendentemente dai limiti geografici.
Green Independence ha costruito solide collaborazioni anche con importanti istituti di ricerca e partner industriali per sostenere lo sviluppo della tecnologia, la certificazione e la commercializzazione. Le collaborazioni con il Politecnico di Torino e il CETMA, entrambi leader riconosciuti nel settore della ricerca e dello sviluppo, sono state fondamentali per lo sviluppo, la prototipazione e l’industrializzazione della tecnologia NAL. Le alleanze industriali con Athena e 3Motive forniscono un supporto fondamentale nello sviluppo e nella certificazione del prodotto, nella conformità e nella scalabilità della produzione.
Il sostegno istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Regione Puglia rafforza ulteriormente la posizione di Green Independence, riconoscendo l’importanza strategica della tecnologia NAL per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità nazionali ed europei.
Con un mercato totale disponibile che supera gli 800 miliardi di dollari, la strategia di ingresso di Green Independence si concentra inizialmente sull’Europa, sfruttando la rete di partnership strategiche esistente. A oggi, la start up ha già finalizzato lettere d’intenti con importanti operatori del settore, tra cui Snam, Acquedotto Pugliese, Italgas, Acea, Siram Veolia, 3Sun (Enel Green Power) e numerosi altri a dimostrazione del forte interesse ad adottare questa nostra tecnologia.
Con l’obiettivo di guidare una “rivoluzione decentralizzata” e sostenibile, GI è pronta a lasciare un’impronta significativa nel settore delle energie rinnovabili in tutto il mondo.

 

Per ulteriori informazioni:
MSL – Ufficio stampa Green Independence
Alessandro Pavanati – Mob. 3471265589 – e-mail: alessandro.pavanati.ext@mslgroup.com
Martina Alesse – Mob. 3441354401 – e-mail: martina.alesse@mslgroup.com

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