Di seguito riportiamo integralmente una lettera aperta inviata dal Consigliere Comunale Francesco Ragusa al Sindaco di San Pietro Vernotico ed al Prefetto di Brindisi
Genova, Parma e la Toscana non sono così lontane e dimostrano che quando alla forza della natura si aggiungono gli inadempimenti dell’uomo, gravi sono i pericoli per la stessa sicurezza dei cittadini.
Già a luglio dell’anno scorso, informandone anche la Prefettura, sollecitai un suo determinante intervento per la pulizia dei canali che circondano il centro urbano e che rappresentano un vero e proprio anello a tutela del centro abitato rispetto alle precipitazioni meteoriche alle quali siamo ormai da tempo soggetti.
Gli interventi di manutenzione succedutisi, probabilmente dovuti solo all’intervento della Prefettura di Brindisi, furono purtroppo di sola facciata : canali e rogge rimasero praticamente intasati da ogni forma di vegetazione e dall’abbandono sconsiderato di rifiuti, costituendo pericolosissime barriere allo scorrimento delle acque.
Abbiamo pertanto visto con favore l’ordinanza con la quale in primavera codesta Amministrazione imponeva ai privati una integrale pulizia dei canali, delle rogge e di quant’altro potesse rappresentare ostacolo al deflusso delle acque, evitando o comunque attenuando i potenziali danni e pericoli alla incolumità dei cittadini.
Purtroppo dobbiamo constatare che a fronte della solerzia dei privati si registra la totale inerzia dell’Amministrazione guidata dalla S.V.: basta osservare il canale Infocaciucci all’altezza del ponte sulla ex SS 16, la congiunzione del canale Fosso con il canale Fica Nera alle spalle dei cimitero e tutti gli altri che costeggiano la via Mare sino all’intersezione con la Nuova Variante.
A chi ricorreranno i cittadini, sempre più allarmati, se mai i corsi d’acqua esondassero sotto l’azione prorompente delle acque? A chi faranno carico dei danni subiti, sempre sperando che almeno le persone restino incolumi?
Ripeteremo la negativa esperienza di altri Comuni, le cui amministrazioni sono state condannate al pagamento dei danni, fatta salva ogni azione penale?
Davvero non è possibile, nelle pieghe di un bilancio pur generoso nei tanti affidamenti diretti, rinvenire le risorse finanziare per un intervento radicale a tutela dei cittadini, dei loro beni e dell’igiene pubblica?
Davvero qualche assessore “tecnico”, sempre spiccatamente assente dalla sedute di Giunta e persino di Consiglio Comunale, non ha mai tempo e occasione per dedicarsi un attimo alla nostra tutela, magari con qualche sopralluogo personale? Le “rigogliose” testimonianze fotografiche allegate potrebbero ben servirgli da guida per integrargli lo sbandierato programma di opere pubbliche!
Francesco RAGUSA
Consigliere Comunale
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