August 5, 2025

Altra giornata convulsa sul fronte della travagliata esperienza dell’Amministrazione Comunale di Brindisi targata Carluccio.
Oggi i fari sono stati accesi sulle manovre delle forze di opposizione tese a far cadere l’Amministrazione.

 

Tutto è cominciato quando Pasquale Luperti e Marika Rollo hanno annunciato di aver preparato una mozione di sfiducia da discutere in Consiglio Comunale.
Per i due consiglieri eletti nella  coalizione vincente con la lista “Impegno Sociale” e che, in seguito, hanno formato il gruppo “Coerenti per Brindisi”,  “la crisi istituzionale è tutta da attribuire ad una opinabile conduzione amministrativa, lontana dal governo del “Sindaco” e di una “maggioranza consiliare”, ma improntata su un ambito decisionale esterno circoscritto all’area del Sindaco assolutamente estraneo al Patto di coalizione“.

Pertanto – si legge nella mozione di sfiducia – “il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivamente ad un così grave degrado nella gestione delle ISTITUZIONI e nei risultati dell’azione amministrativa, a tutto danno della comunità e dei cittadini, il cui scoramento si coglie quotidianamente“.

 

Poiché l’art. 49 dello Statuto del Comune di Brindisi prevede che, per poter discutere la mozione di fiducia in consiglio comunale, sono necessari due quinti dei consiglieri (quindi tredici), la mozione è stata sottoposta agli altri consiglieri di opposizione.

Le forze “storiche” anti-Carluccio hanno colto la palla al balzo e, nella quasi totalità, hanno sottoscritto la mozione di sfiducia.
Nel dettaglio, la mozione ha avuto l’avvallo di 12 consiglieri (Luperti, Rollo, Marino, Scarano, Rossi, Cellie, Elefante, Flores, Pisanelli, Pierri, Saponaro, Alparone). Elena Giglio (M5S) era fuori Brindisi ma ha assicurato la sottoscrizione. Cosi come i tre consiglieri di Impegno Sociale (Palazzo, Manfreda e D’Onofrio).

La mozione di sfiducia, con il numero di firme necessarie per la discussione sarà depositata lunedì prossimo. Da allora – sempre secondo lo Statuto del Comune – dovrà essere portata in Consiglio non prima di 10 e non oltre 30 giorni dal deposito.

Le forze di opposizione tenteranno di farla discutere nel prossimo consiglio comunale. previsto per la prima decade di Febbraio ma non è detto che ci riescano.

 

In serata, però, è arrivato un duro colpo per la mozione di sfiducia. Il consigliere di opposizione Mauro D’Attis (Fi) ha fatto sapere di non essere disposto a sottoscrivere la sfiducia immediata, poiché ritiene che “occorre indirizzarsi al voto del 2018 e non a quello immediato. Ciò è possibile se si scioglie il Consiglio dopo gli ultimi giorni di febbraio”.
La defezione di D’Attis riveste un peso importante perché, per mandare subito a casa l’Amministrazione Carluccio sono necessari 17 voti, quota difficilmente raggiungibile senza il consigliere di FI.

 
La scelta di D’Attis ha spiazzato l’opposizione.
Critico Riccardo Rossi (BBC), secondo il quale “Brindisi ha bisogno di aria nuova, di liberarsi oggi di questa amministrazione, non di commissari che non arriveranno mai. Sfiducia subito, nessuna stampella.

 

Per Stefano Alparone (M5S) “Non si può programmare una Mozione di Sfiducia specie quando sei all’opposizione e fisiologicamente non hai i numeri per sfiduciare nessuno, devi cogliere le occasioni quando si presentano.
Per noi la parentesi Carluccio va chiusa il prima possibile. Poi sarà la città a decidere il proprio destino, perché il dato certo è che non sarebbero sufficienti 10 anni di Commissario se non cambia il modo di ognuno di noi di intendere concetti quali “partecipazione” e “impegno civico”. Allora, visto che l’occasione è ora, si agisca coerentemente e si lasci a Brindisi e ai brindisini la facoltà di autodeterminarsi.”

 

Nando Marino sostiene che “Brindisi non merita l’ulteriore umiliazione di altri giorni di chiacchiericcio politico ed è per questo che ritengo che sia necessario andare dal notaio per formalizzare le dimissioni da consigliere comunale”. Basta con questa soap che vede Carluccio come protagonista e come registi Massimo Ferrarese e Marcello Rollo”. I due chi per lei, più volti citati ma non menzionati nei comunicati stampa delle opposizioni.”

Angela Gatti
Pubblicato il: 21 Gen, 2017 @ 05:13

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