October 5, 2024

20140127_123239Lunedì 27 Gennaio 2014  giornata mondiale della Memoria , le scuole della provincia  e le autorità civili e militari si sono riunite presso la prefettura di Brindisi per ricordare e non dimenticare l’olocausto e le vittime del Nazismo,  una delle più grosse piaghe della storia dell’uomo.

I talentuosi allievi del liceo musicale ”G. Durano” si sono esibiti in adagi ed ensamble accompagnati da letture e poesie recitate da ragazzi del Liceo Classico “B. MArzolla”. Musica e poesia rievocavano  la sofferenza, la voglia di lottare contro quell’abominio e  la passione con cui i prigionieri dei campi scrivevano le loro memorie.

L’alunna del liceo artistico  Giosmary Tina si è occupata dell’Art Work della locandina dell’evento, cercando di conciliare in esso tramite forme e colori l’attualità del tema e l’importanza della giornata della memoria in un mondo contemporaneo con una visione più rosea e tranquilla della nostra gioventù.

Gli alunni Francesca Carella e Mauro Mosaico hanno contribuito con un’estemporanea di disegno ritraendo uno degli ospiti dell’evento.

 

20140127_124853Durante la commemorazione il Prefetto Dr. Nicola Prete  ha consegnato le medaglie d’onore a due dei nostri grandi uomini italiani sopravvissuti ai campi di sterminio.

Tra questi il signor Cosimo Guadalupi , classe 1916 che racconta :” Fui prigioniero nel campo 3B. Un giorno di cui non ricordo la data, per noi prigionieri erano ormai tutti uguali, ci fecero uscire fuori dal dormitorio e ci portarono davanti ad un camion carico di cibo. In opposto ad esso vi era una stanza. Ci posero davanti ad una scelta: cedere e collaborare con i Nazisti per ricevere in cambio viveri e favori nel campo  o rinunciare ad essere dalla loro parte ed entrare in quella stanza. Nessuno accettò di collaborare con i Nazisti”.

Parole che ci fanno comprendere come i nostri uomini rinchiusi in quei campi del terrore hanno lottato, pagato pene atroci, torturati e allontanati dalla propria patria  privati e  famiglia. Resi senza personalità e abbattuti i loro sentimenti umani solo per essere nati sotto una religione differente o aver avuto un colore di pelle diverso.

Nessuna distinzione di età e sesso veniva fatta nei campi, tutti dovevano essere sterminati. Oggi nella civiltà evoluta, tecnologica e ormai spogliata di qualsiasi tabù non dobbiamo avere paura di non dimenticare e fare fermo che una cosa del genere , fatta per mano e crudeltà della sola stupidità umana non si debba ripetere.

Ci tengo per concludere a dire un grazie immenso a uomini come Cosimo Guadalupi, Antonio Iunco e altri milioni come loro per aver  lottato per la libertà di cui noi giovani di oggi possiamo godere e per la quale loro portano ferite sulla pelle e nel cuore.

Giorgia Argentieri

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