Lunedì 27 Gennaio 2014 giornata mondiale della Memoria , le scuole della provincia e le autorità civili e militari si sono riunite presso la prefettura di Brindisi per ricordare e non dimenticare l’olocausto e le vittime del Nazismo, una delle più grosse piaghe della storia dell’uomo.
I talentuosi allievi del liceo musicale ”G. Durano” si sono esibiti in adagi ed ensamble accompagnati da letture e poesie recitate da ragazzi del Liceo Classico “B. MArzolla”. Musica e poesia rievocavano la sofferenza, la voglia di lottare contro quell’abominio e la passione con cui i prigionieri dei campi scrivevano le loro memorie.
L’alunna del liceo artistico Giosmary Tina si è occupata dell’Art Work della locandina dell’evento, cercando di conciliare in esso tramite forme e colori l’attualità del tema e l’importanza della giornata della memoria in un mondo contemporaneo con una visione più rosea e tranquilla della nostra gioventù.
Gli alunni Francesca Carella e Mauro Mosaico hanno contribuito con un’estemporanea di disegno ritraendo uno degli ospiti dell’evento.
Durante la commemorazione il Prefetto Dr. Nicola Prete ha consegnato le medaglie d’onore a due dei nostri grandi uomini italiani sopravvissuti ai campi di sterminio.
Tra questi il signor Cosimo Guadalupi , classe 1916 che racconta :” Fui prigioniero nel campo 3B. Un giorno di cui non ricordo la data, per noi prigionieri erano ormai tutti uguali, ci fecero uscire fuori dal dormitorio e ci portarono davanti ad un camion carico di cibo. In opposto ad esso vi era una stanza. Ci posero davanti ad una scelta: cedere e collaborare con i Nazisti per ricevere in cambio viveri e favori nel campo o rinunciare ad essere dalla loro parte ed entrare in quella stanza. Nessuno accettò di collaborare con i Nazisti”.
Parole che ci fanno comprendere come i nostri uomini rinchiusi in quei campi del terrore hanno lottato, pagato pene atroci, torturati e allontanati dalla propria patria privati e famiglia. Resi senza personalità e abbattuti i loro sentimenti umani solo per essere nati sotto una religione differente o aver avuto un colore di pelle diverso.
Nessuna distinzione di età e sesso veniva fatta nei campi, tutti dovevano essere sterminati. Oggi nella civiltà evoluta, tecnologica e ormai spogliata di qualsiasi tabù non dobbiamo avere paura di non dimenticare e fare fermo che una cosa del genere , fatta per mano e crudeltà della sola stupidità umana non si debba ripetere.
Ci tengo per concludere a dire un grazie immenso a uomini come Cosimo Guadalupi, Antonio Iunco e altri milioni come loro per aver lottato per la libertà di cui noi giovani di oggi possiamo godere e per la quale loro portano ferite sulla pelle e nel cuore.
Giorgia Argentieri
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