Mi duole veramente dover constatare e dire che Brindisi, la mia, la nostra città, ormai da tempo versa in uno stato di torpore così profondo da sembrare quasi irreversibile.
Tale situazione è assolutamente inaccettabile ma ciò che più sconcerta è che a determinarla siano stati l’indifferenza dei più, la rassegnazione di tanti e soprattutto l’incapacità di chi aveva il dovere di impedire che si verificasse.
Pensando, forse, che bastasse la bellezza naturale di Brindisi e che quindi non si dovesse fare nulla, o comunque, non più di tanto, si è mancato di cogliere le tante opportunità di crescita e sviluppo legate alla traduzione in atto delle sue enormi potenzialità.
Le elezioni amministrative del prossimo 10 giugno rappresentano quindi una imperdibile e probabilmente anche l’ultima occasione per dimostrare il proprio amore per la città, cercando di “premiare” coloro che hanno a cuore l’interesse della collettività e dando il benservito a chi di quello fa invece un pretesto per continuare a perseguire inammissibili interessi di carattere meramente personale. Benché da ormai vent’anni io faccio parte del movimento “Impegno Sociale” del quale peraltro mi onoro di essere uno dei fondatori, non sono mai stato animato da ambizioni personali e pertanto continuo a considerarmi un cittadino normale che non fa politica per mestiere ma solo per cercare di dare il proprio contributo al miglioramento della città.
E’ questo l’obiettivo per il quale ognuno di noi dovrebbe impegnarsi.
Proviamo e se non ci riusciremo, almeno potremmo dire di non aver lasciato nulla di intentato.
Osvaldo Calogiuri
Impegno Sociale
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