July 27, 2024

Brundisium.net

 

Il comitato Energia Ambiente e Territorio esprime forte preoccupazione per le scelte che in questi giorni l’Azienda Enel sta finalizzando con la cessione di alcune risorse operanti presso la centrale “Federico II” da Enel Servizi verso Enel Energy Management e non solo. Detta in questi termini potrebbe significare nulla, in realtà, vi sono delle considerazioni rilevanti che un territorio attento dovrebbe contrastare fortemente, ed invece assistiamo spesso  a dibattiti strumentali ed improduttivi con l’unico obiettivo di guadagnare una visibilità giornaliera su qualche mezzo di informazione e far crescere lo sdegno verso una politica che non è più interprete degli interessi generali di una comunità.

 

Noi del Comitato, continuiamo a sostenere che la presenza di un impianto come la centrale “Federico II” debba rappresentare una vera occasione di crescita e di sviluppo per il nostro territorio, non solo per le opportunità imprenditoriali ad esso collegate e sulle quali ci riserviamo di fare delle ulteriori riflessioni ed azioni in futuro, ma anche e soprattutto per le opportunità di occupazione diretta che l’Azienda Enel nel suo complesso dovrebbe riuscire a garantire. Invece alcune funzioni di Enel stanno, come nel caso del Global Procurement di Enel Servizi srl e di Ingegneria e Ricerca Enel spa, snellendo sempre più gli organici trasferendo le figure di responsabilità e decisionali verso altre sedi invece di confermare quelle logiche di decentramento di ruoli e responsabilità che hanno contribuito a produrre dei risultati eccellenti riconosciuti non solo nel  mondo Enel ma anche da soggetti esterni.

 

Tutto questo accade con la complicità silenziosa del mondo sindacale che invece di creare le condizioni per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani brindisini, asseconda l’utilizzo di lavoratori in trasferta da impiegare presso la realtà di Brindisi, non in aggiunta alla forza lavoro necessaria come logica vorrebbe ma in sostituzione, e magari scoprire pure che sono risorse non provenienti da impianti fermi ma giovani assunti in altre realtà.

 

Ebbene, avendo a cuore le sorti della nostra comunità e del futuro nostro e dei nostri figli, sentiamo il dovere morale di intervenire e sollecitare i soggetti interessati ad uno scatto di orgoglio nel sostenere le ragioni di un territorio che non può e non deve abbandonarsi al suo destino,  ed è per questo che chiamiamo ad agire quanti come noi considerano necessarie delle azioni efficaci e tempestive.

 

La Politica, la parte sana della società brindisina, coloro che intendono far rinascere questa Città dovrebbero interpretare tali bisogni, ed è con questa speranza che chiediamo al Primo Cittadino della Città di Brindisi Consales ed alle forze politiche e sociali di assumere una posizione forte e chiara a difesa delle ragioni di un territorio che deve essere guidato nel perseguire degli obiettivi e dei risultati  positivi per il bene nostro e delle generazioni future fuori dalle logiche strumentali da parte della solita minoranza che, indifferente ai drammi della società brindisina preferisce una politica urlata ed improduttiva ma certamente non priva di interessi.

 

 
Carlo Depunzio
Comitato Energia Ambiente e Territorio

 

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