Antonio La Fortezza, giocatore del Brindisi di Flora e Morisco è stato condannato ad un anno di reclusione con l’accusa di favoreggiamento.
Secondo la sentenza pronunciata dal giudice monocratico Giovanni Zaccaro, La Fortezza era sulla scena dell’omicidio del boss Stramaglia, considerato elemento di spicco della criminalità barese, ucciso il 24 Aprile 2009 a Valenzano.
Il calciatore ha sempre negato i fatti, ma – secondo quanto accertato dalle indagini – La Fortezza era alla guida dell’auto che ha condotto il boss barese sul luogo dove venne freddato da Mario Giovanni Antonio Pancotto.
La condanna di favoreggiamento in un omicidio maturato nella guerra tra clan della mafia barese di un giocatore della scuderia Flora aggiunge un’ulteriore tegola allo già scricchiolante quadro del Città di Brindisi.
La Fortezza era arrivato a Brindisi a campionato già iniziato ma aveva maturato diverse esperienze nelle squadre presiedute da Antonio Flora.
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