Il Città di Brindisi di Solazzo e Casale annuncia che Antonio Barile è il nuovo responsabile del settore giovanile.
Nessuno conosce l’organigramma dirigenziale deciso dai proprietari della società, nè se esso è stato (o sarà) concordato con lo staff dirigente dell’Associazione Per Brindisi (che ha avuto un ruolo non marginale per l’iscrizione della società alla Serie D), ma dal comunicato diramato dall’Ufficio Stampa del Brindisi si apprende che “dopo un’attenta valutazione” la società ha “riposto la propria fiducia in una persona con una grande esperienza nei settori giovanili e una profonda conoscenza della realtà calcistica del territorio”.
“Nelle prossime ore – continua la nota – saranno annunciati i nomi dei tecnici delle formazioni biancazzurre”, una circostanza che non può che far felici i tifosi brindisini perché dimostrerebbe che la società, nonostante il silenzio di queste ore, è stata in grado di reperire le risorse economiche e dotarsi dello staff dirigenziale in grado di programmare una nuova stagione.
Nel frattempo però va registrato che alcuni perni importantissimi del settore giovanile del Città di Brindisi si stanno accasando altrove.
Oltre che alcuni dei giovani calciatori, il Brindisi non riesce a trattenere anche alcune figure che hanno avuto un ruolo di primo piano non solo come allenatori ma, soprattutto, come educatori.
Parliamo di pezzi da 90 come Gigi Orlandini, passato al Francavilla, e di Vincenzo Di Serio, transitato alla Cedas. Parliamo di Tony Bianco e, probabilmente, Zongoli.
Ma parliamo anche di Stefano Bonatesta, ex calciatore biancazzurro ed apprezzatissimo curatore di un gran bel gruppo di bambini della scuola calcio.
Il tecnico è approdato alla Nitor Brindisi portandosi dietro Il suo gruppo di calciatori in erba. Sono stati tutti i genitori dei ragazzi ad esprimere la volontà che i loro figli continuassero ad essere seguiti dal valente allenatore.
Di seguito lo struggente messaggio postato da Bonatesta sul suo profilo facebook, parole che dovrebbero far riflettere tutti coloro che hanno nascosto (e continuano a nascondere) la polvere sotto il tappeto e che – di fatto – mortificano ed uccidono la reale forza educativa ed istruttiva di quello splendido sport chiamato calcio.
Scrive Bonatesta:
3 anni di Scuola calcio “Città di Brindisi”..
3 anni intensi , durante i quali ho ricevuto tantissimo dai bambini che ho avuto l’onore di allenare, migliorandomi come uomo..
3 anni in cui ho cercato di dare qualcosa anche io, iniziando dall’educazione in campo e fuori, passando per la parte tecnica..
3 anni di crescita continua, partendo da sottozero..
3 anni portando in giro con orgoglio la maglia e i colori della nostra città, della nostra squadra del cuore…
Poi strani eventi e personaggi hanno VOLUTO la fine di questa giovane Scuola calcio e l’abbandono di una struttura come l’ “Acsi” (cose che solo a Brindisi possono accadere), ma niente e nessuno potrà mai fermare la passione di questi ragazzi.
Come dimenticare personaggi che, mentre bambini (e genitori) sacrificavano le proprie Domeniche pomeriggio per accompagnare i giocatori in campo prima delle partite, non avevano di meglio da fare che “comprarsi” le partite. Davvero molto educativo per i ragazzi, un esempio da seguire.
Si cambia nome, si cambia struttura, si cambia logo, ma la passione rimane intatta..anzi aumenta..
Personalmente ringrazio Giuseppe Negro che 3 anni fa ha creduto in me dandomi l’opportunità di allenare i bambini della neonata (allora) “Città di Brindisi”, chi ci è stato vicino in questi 3 anni, chi nonostante mille difficoltà ci ha sempre sostenuto (pochissimi), i ragazzi, i collaboratori, i colleghi, i genitori, ma si fa esperienza e si cresce anche con i Presidenti mai avuti, con Società mai avute, con chi ci ha sempre remato contro e con chi ci ha voltato le spalle durante il nostro cammino per interessi personali…
grazie anche a voi per averci reso ancora più forti.
Grazie a tutti Voi per questo fantastico viaggio durato 3 anni..
Ora è arrivato il momento di voltare pagina, di guardare avanti: si cambia società (NITOR), si cambiano colleghi e collaboratori, si darà il massimo come sempre, più carichi e più vogliosi che mai, ma con il cuore bianco azzurro che rimarrà SEMPRE bianco azzurro… ovunque…
Forza Brindisi sempre… ti auguro tutto il bene…
e ne hai davvero tanto bisogno perché meriti molto di più..
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