E’ il tormentone del momento.
Complici la causa nobile, l’idea virale ed il caldo agostano l’Ice Bucket Challenge è diventato il fenomeno sociale del 2014; un po’ come l’Harlem Shake lo era stato nel 2013.
Oramai sono davvero in pochi a non sapere cosa sia e come funzioni. Per quei pochi utilizziamo la spiegazione tratta dal sito ufficiale della ALS Association, l’organizzazione non profit americana da cui è partita l’iniziativa finalizzata a raccoglie fondi per finanziare la ricerca contro la Sla.
«La sfida invita le persone a farsi una doccia con un secchio di acqua ghiacciata con un video, a postare quel video sui social media, poi a nominare qualcuno e sfidarlo a fare lo stesso, per far crescere l’interesse nei confronti della SLA.
Le persone possono accettare la sfida o fare una donazione a un’associzione che sostiene la lotta contro la SLA a loro scelta, o fare entrambe le cose»
Le persone possono accettare la sfida o fare una donazione a un’associzione che sostiene la lotta contro la SLA a loro scelta, o fare entrambe le cose»
Anche se molti hanno espresso riserve, l’#IceBucketChallenge è un giochino innocente pensato a fin di bene, una moda che non fa male a nessuno. Anzi. E’ indubbio che è sempre meritorio aderire o favorire la raccolta fondi per la cura di una malattia o soltanto fare opera di sensibilizzazione.
Nata in Nuova Zelanda e subito diffusosi negli Stati Uniti, l’Ice Bucket Challenge è diventato un continuo susseguirsi di video tra personaggi più o meno noti del mondo dello sport, dello spettacolo e della politica.
Celebrità di ogni genere si stanno ormai cimentando nelle secchiate d’acqua condite da cubetti di ghiaccio.
Qualcuno si fa pubblicità? pazienza. Vogliamo pensare che un Vip (o presunto tale) non dimentichi di versare l’assegno ed aiuti tangibilmente a sconfiggere la terribile Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, chiamata anche morbo di Lou Gehrig, una malattia neurodegenerativa progressiva sulle cui cause si conosce ancora troppo poco.
Negli ultimi giorni l’Ice Bucket Challenge è giunta a Brindisi, ed in particolar modo è entrata nel mondo del basket.
I primi ad essere immortalati dai video sono stati Massimo Ferrarese e Fernando Marino (attuale presidente della Lega).
Ecco i loro video con le immancabili nomination
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