Domani l’attrice brindisina Sara Bevilacqua sarà in scena a Berlino con la compagnia teatrale Fibre Parallele.
Dopo Parigi, Skopje e Liegi, la compagnia approda per la prima volta a Berlino il 4 maggio 2014 presso il TAK – Teatro Aufbau KREUZBERG (Prinzenstraße 85 F10969 Berlin Im AUFBAU HAUS) alle ore 20:00 con lo spettacolo FURIE DE SANGHE – Emorragia Cerebrale.
L’evento rientra tra le attività del Road Show #Weareinpuglia realizzato dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e da Pugliapromozione – Agenzia regionale del Turismo.
Dal 28 aprile al 6 maggio, infatti, la Puglia è presente a Berlino al Sony Center con il Puglia Village sia in altre location della città con un programma di eventi e attività per vivere e assaporare immagini, suoni, sapori, musica e tradizioni di una delle destinazioni turistiche più autentiche e straordinarie del Sud Italia e del Mediterraneo.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18:30, dalla presentazione della mostra fotografica “Capisc’ a me, la baresità in 33 scatti” di Anna Simi, nel foyer dello stesso teatro, insieme ad una degustazione di prodotti tipici pugliesi.
L’ ingresso è gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti scrivendo a karten@tak-berlin.de
“Furie de Sanghe – Emorragia Cerebrale”
prodotto da Fibre Parallele e vincitore del bando Nuove Creatività pubblicato dall’Ente Teatrale Italiano: drammaturgia Riccardo Spagnulo
regia Licia Lanera
con Sara Bevilacqua, Corrado La Grasta, Licia Lanera e Riccardo Spagnulo.
organizzazione Antonella Dipierro
Furie de Sanghe-Emorragia cerebrale racconta la storia di una famiglia di tre persone e un capitone. L’arrivo di una nuora indesiderata e allo stesso tempo molto desiderata fa partire una spirale di disordine: è scompiglio, cattiveria, amplificazione della piccola violenza quotidiana.
La lingua barese suggella il senso di aggressività: arriva sincopata, tagliente e prepotente in faccia alle persone, come uno sputo; sfonda ogni regola sociale, invade lo spazio, se lo ingoia e poi lo risputa con la stessa violenza di un colpo di mannaia. E’ la lingua che grida parole infami e che sussurra pettegolezzi, la lingua che mozza le parole: parole mutilate, parole spezzate, parole scomposte, parole sverginate. In una comunicazione primordiale, archetipo barbarico, crudele rito tribale.
Info spettacolo www.fibreparallele.it
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