Esclusione dal campionato 2014/2015, 10 punti di penalizzazione ed 8.000 euro di ammenda.
E’ questa la pesantissima richiesta della procura federale guidata da Stefano Palazzi nei confronti del Città di Brindisi.
Spetterà al Consiglio Federale decidere in quale campionato regionale ammettere la società biancazzurra.
La decisione è attesa per il prossimo 17 Agosto.
Il Brindisi – a differenza delle altre società – non è stato assistito da alcun legale.
Con questa richiesta in primo grado è quasi impossibile che il Città di Brindisi possa salvare il campionato di Serie D e rischia seriamente di dover partire con una forte penalizzazione nel torneo di eccellenza (o, addirittura promozione).
Come si prevedeva il Tribunale Federale Nazionale non è stato tenero con il Città di Brindisi chiamato a pagare per i comportamenti illegali tenuti da Antonio e Giorgio Flora, da Morisco e da Daleno.
Al Brindisi è stata contestata la responsabilità diretta (oltre quella oggettiva e presunta) per due episodi, la gara contro il San Severo e quella contro il Pomigliano.
E, così, dopo la giustizia penale, anche quella sportiva esprime la degna valutazione sulla gestione più infamante mai subita dal calcio brindisino nel corso della sua centenaria esistenza.
Mai il calcio brindisino aveva raggiunto livelli così infimi. E chi ha sostenuto e coperto certi personaggi (e – forse – li sostiene ancora oggi) non può che recitare il “mea culpa” e fare un vero esame di coscienza pensando al grosso errore commesso ed al giusto comportamento da tenere in futuro.
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