May 27, 2025

Chi segue altri non gli va mai inanzi. Ed io al certo non mi sarei posto a questa professione col fine d’esser solo copista”.
Francesco Borromini

 

Benedetto Croce ne “La Storia dell’età barocca sostenne che «il concetto di barocco si formò nella critica d’arte per contrassegnare la forma di cattivo gusto artistico che fu propria di gran parte dell’architettura e altresì della scultura e pittura del Seicento».

Un simile atteggiamento negativo, condiviso, condurrà, nel secondo dopoguerra alla distruzione di notevoli persistenze seicentesche.

Sarà Deleuze, ne La piega. Leibniz e il Barocco a cogliere l’essenza di quella estetica sulla base della sua funzionalità, ossia col suo tendere verso l’infinito.
L’eccesso e l’opulenza non vanno lette come un linguaggio degenerato; l’artista seicentesco tende a trasformare lo spazio della città per suggerire l’idea di un’arte che dialoga con lo spettatore e il suo quotidiano.

 

Si tratta di temi al centro del IX Convegno nazionale di studi e ricerca storica su “L’età del barocco in terra di Brindisi” la cui III sessione si terrà Mercoledì 10 settembre 2014, alle ore 18.30, presso l’Auditorium del Castello di Mesagne .

 

Dopo il saluto delle autorità, si avranno interventi di Mario Cazzato (Società Storica di Terra d’Otranto), I caratteri salienti dell’architettura barocca mesagnese; Enzo Poci (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Per una genealogia dei pittori Gio. Pietro Zullo e Gio. Andrea Cunavi; Antonio Pasimeni (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Simboli sul portale della chiesa matrice; Giacomo Carito (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Filosofia, storia e letteratura in età barocca in Terra di Brindisi Coordina i lavori Domenico Urgesi (Consigliere Regionale della Società di Storia Patria per la Puglia) .

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