… non ci posso fare niente : nutro ancora la speranza laica nello sbalordimento …
anche quando tutto sembra melma già vista …
quando le cose, le persone, e finanche le azioni riguardano più qualcosa da sopportare che da avvolgere con lo sguardo del nuovo …
… è un destino: spero in un’azione, in una persona finanche in una cosa che appaia degna di una possibilità di ripensamento se non di sorpresa …
e so che succederà …
sopratutto se vai a sederti ad un tavolino fuori dal bar di R. per uno spritz in una serata calda dopo queste piogge innaturali che non sono riuscite a segnare la fine di questa estate scosciata e pacchiana …
sono con due cari amici : l’ultima cosa nuova e bella da mesi a questa parte …
abbiamo scelto il bar di R. per non rilassarci …
lo sappiamo …
da R. non ci si rilassa …
da R. si vive l’attimo guardando, osservando, vivendo …
niente rilassamento, niente apatia, niente scorrimento veloce di cose e fatti e persone …
qui niente scorre veloce …
qui se vuoi osservare osservi …
se vuoi …
se vuoi trovare la poesia dell’attimo la trovi …
se vuoi …
R. ammira gli altri e aspetta anche lui che qualcuno, qualcosa lo stupisca anche se gli anni e l’esperienza lo hanno già deluso
noi aspettiamo che questo luogo ci incanti …
… per me e i miei amici lo spritz che arriva fresco e ben fatto è la postilla, il dettaglio, la chiosa …
viene servito da un cameriere giovane e barbuto ma R. arriva subito dopo per un saluto cordiale e cerimonioso senza falsità …
è mestiere e professione, è accoglienza e cortesia, è accenno e non detto …
si scusa per non essere venuto a salutare prima …
… R. riconosce le cose e le persone …
ha talento …
… insegna mentre guarda …
… si ferma a due o tre passi dal tavolino ed è distanza di cortesia …
… è delicatezza …
… ha avuto a che fare con attori e ambasciatori, politici nazionali e sindaci, avventurieri e baldracche, signore e professionisti, contrabbandieri e zoccole, giovani e vecchi, ricchi e poveracci, stanziali locali e ospiti occasionali …
… colto, delicato, intelligente e sensibile per pochi …
… scontroso, arcigno, scostante e rigido per tutti gli altri …
una sorta di supplemento che la vita non vissuta ha l’obbligo di pagargli …
la libertà di essere come desidera essere e con chi desidera di esserlo è il prezzo che pretende da questa vita che non avrebbe voluto …
… un di più nel conto serale di somministratore di bevande e alimenti …
… perle da donare solo a chi ne apprezza la lucentezza …
… lo spritz finisce e ci ritroviamo a bere le ultime gocce di ghiaccio che si scioglie …
R. ritorna con la bottiglia di Aperol e con quella di prosecco per rifornirci ancora senza che nessuno lo abbia chiesto …
è un omaggio allo stile, un trionfo di affetto, un segnale di dolcezza, una certificazione di delicatezza …
… R. è anziano, il tappo di sughero del prosecco cade per terra ed il mio amico si china per prenderlo…
R. lo ferma con decisione con un no, la prego … è un cliente, non può avere questo tipo di confidenza … io lo conosco bene, a me è concesso …
e lo faccio …
sorride e cerca di rendere tutto acido con una battuta… glielo concedo … ci siamo capiti …
i miei amici non sono ancora affascinati ed incantati ma abbastanza sorpresi e stupiti …è già qualcosa … mi dicono che quando questo bar chiuderà sarà finita un epoca, uno stile, un mondo … è proprio così …
alla cassa mi avvicino per pagare ed R. mi dice che ora non è il caso … farlo ora è volgare … non sta bene … poi passo …
A.Serni
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