Davvero singolare quanto accaduto ieri nelle acque antistanti il porto di Brindisi.
Un cittadino albanese di circa 30 anni si è tuffato in mare due volte: la prima volta intorno alle 19.00 dalla nave St. Damian in navigazione da Valona a Brindisi; la seconda volta dalla stessa St. Damian di ritorno a Valona.
Infatti l’uomo, sprovvisto dei requisiti per entrare in Italia, dopo essere stato salvato dalla Capitaneria di Porto, era stato rispedito in Albania con la stessa nave con cui aveva tentato di rientrare in Italia. E proprio dalla St. Damien si è rituffato nel tentativo disperato di restare nel nostro paese.
Tutto è partito intorno alle 19.45 di ieri quando dalla motonave “St. Damian” battente bandiera panamense, proveniente dal porto di valona, in navigazione nelle acque interne del porto di Brindisi, è partita la segnalazione della caduta in mare di un passeggero.
Subito è partita la macchina dei soccorsi: dapprima i piloti del porto, poi la motovedetta CP 848 si sono prodigati nel salvare l’uomo e trasferirlo a terra per gli accertamenti sanitari.
L’uomo è stato trovato in buone condizioni ma il controllo della Polizia di Frontiera ha attestato che non possedeva i requisiti di accesso in Italia. Pertanto si è deciso di imbarcarlo sul traghetto di provenienza per il rientro in Albania.
Tutto concluso? assolutamente no!
Alle ore 22.10 il comando di bordo della St.Damian ha ricontattato via radio la Guardia Costiera per avvisare che il clandestino si era rituffato in acqua rendendosi irrintracciabile.
Pertanto si è deciso di inviare in zona due motonavi della Capitaneria mentre la polizia di frontiera, opportunamente allertata, è rimasta a terra lungo banchina del nuovo sporgente di costa morena.
Alle 22.35, nonostante la visibilità ridotta a causa del buio, il clandestino è stato rintracciato: si era aggrappato ad un parabordo del prolungamento nuovo sporgente.
I militari della Capitaneria di Porto lo hanno riconsegnato agli agenti della frontiera che, dopo ulteriori accertamenti, hanno riportato il clandestino a bordo del traghetto per il rimpatrio.
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