L’asportazione chirurgica di un tumore cerebrale maligno (glioma anaplastico e glioblastoma) è da sempre considerata un fattore prognostico favorevole importante pur nell’ambito di una patologia con una bassa mediana di sopravvivenza. E’ evidenza comune che maggiore è l’entità della asportazione chirurgica, più favorevole può essere l’aspettativa di vita del paziente (che dovrà comunque essere sottoposto a radioterapia e chemioterapia). La valutazione della estensione della resezione chirurgica è sempre legata al giudizio soggettivo del chirurgo durante l’intervento, perché questi tumori hanno in genere margini indefiniti che si infiltrano nel tessuto sano. Inoltre i limiti fra parenchima sano e tessuto tumorale sono ancora più imprecisi nei casi di reintervento per recidiva, soprattutto dopo radioterapia e chemioterapia.
Negli ultimi anni i progressi scientifico-tecnologici hanno permesso l’introduzione di nuovi strumenti allo scopo di aiutare il chirurgo ad individuare intraoperatoriamente i margini tumorali. Tra questi è da segnalare un farmaco per la visualizzazione intraoperatoria dei gliomi maligni. E’ il 5-ALA (acido 5-aminolevulinico), un farmaco che è metabolizzato esclusivamente dalle cellule tumorali in proto-porfirina-9, sostanza che illuminata dalla luce blue-viola (375-440 nm) di un microscopio operatore emette un colorito rossastro che distingue il tessuto tumorale dal tessuto sano circostante (che rimane blue).
La somministrazione preoperatoria di 5-ALA permette, quindi, una resezione chirurgica più accurata per l’evidenza intraoperatoria del tessuto neoplastico da asportare (tessuto di colorito rossastro con utilizzo del filtro di luce blue-viola del microscopio operatore opportunamente programmato a tale scopo). La somministrazione pre-operatoria è per os, ad un dosaggio di 20 mg/Kg peso corporeo disciolto in 50 ml di acqua naturale, ed avviene circa tre ore prima dell’induzione della anestesia (il paziente è tenuto lontano dalle fonti di luce naturale ed artificiale). Il controllo post-operatorio precoce (RM con m.d.c. a 48 ore) può documentare l’entità della resezione chirurgica.
La esperienza della U.O.C. di Neurochirurgia dell’Osp. A. Perrino di Brindisi, diretta dal Dr. A. D’Agostino, riguarda al momento 16 pazienti, per i quali il 5-ALA si è mostrato un aiuto efficace per una resezione chirurgica completa, di facile utilizzo e sicuro per il paziente.
Questo importante presidio medico ha permesso una più lunga sopravvivenza a pazienti affetti da un tumore altamente maligno quale il glioblastoma. E’ stato necessario combinare più fattori per ottenere un tale risultato. Prima di tutto è stato necessario acquisire un microscopio operatore di elevatissima qualità e quindi dotare questo strumento di un modulo aggiuntivo in grado di illuminare con luce blue-viola le cellule tumorali contrastate. Inoltre, per poter eseguire tale procedura, è stato necessario -“conditio sine qua non”- avere a disposizione del personale medico autorizzato all’uso del prodotto contrastante. Tale autorizzazione viene rilasciata unicamente a seguito della partecipazione ad un corso di addestramento all’estero. Il personale medico della Neurochirurgia di Brindisi, nelle persone del dr. D’Agostino A. e del dr. Romeo F., ha per questo completato l’iter formativo presso il Policlinico Universitario di Graz (Austria).
Il rilevante impegno economico compiuto in questi anni dalla Azienda Sanitaria Locale di Brindisi ha, così, permesso di raggiungere questi risultati che fanno, oggi, della Neurochirurgia di Brindisi uno dei pochi centri di alta specializzazione presenti nel Meridione.
COMUNICATO STAMPA ASL BRINDISI
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