August 2, 2025

L’amministrazione di centrodestra in questi due anni di disastri ci aveva quasi abituati a tutto ma questa volta si è superata.

Il tentativo di interpretare a proprio piacimento e convenienza una previsione normativa, sconfessando addirittura il parere del Segretario Generale, francamente, appare goffo e allo stesso tempo grave. Il riferimento è alla situazione di presunta incompatibilità di una consigliera comunale in merito alla delibera del piano di risanamento della BMS. La risposta piccata del Sindaco alla nostra insistente richiesta di chiarimenti, definita terrorismo giudiziario, e contro il segretario generale non ci ha meravigliato poiché era il preludio di quello che, a lui conosciuto, sarebbe successo durante la votazione. A nostro avviso ci sono diverse criticità per il provvedimento adottato dal consiglio comunale in merito alla legittimità dell’atto stesso. Si sono ignorate, o meglio sottaciute, sentenze del Consiglio di Stato che interpretavano chiaramente le disposizioni del tuel in merito alle incompatibilità e gli articoli 5 e 56 del regolamento comunale molto chiaro sulla fattispecie.

In tanti anni di esperienza non abbiamo mai visto un atto di consiglio comunale essere approvato da 16 consiglieri e legittimato dalla presenza del diciassettesimo consigliere, al fine di garantire il numero legale per mantenere la validità della seduta, che non esprime alcun voto, essendo potenzialmente incompatibile. Tutto questo nel sorprendente silenzio di chi è preposto a garantire la validità degli atti.

Un guazzabuglio amministrativo che ci costringe a sollecitare la Prefettura di Brindisi per avere chiarezza e per tutelare l’integrità istituzionale del Comune di Brindisi, gli interessi dei consiglieri comunali che, con atto di fede politica, si sono resi complici di questo pasticcio amministrativo, esponendosi a non pochi rilievi, dei lavoratori della BMS che rischiano di trovarsi vittime incolpevoli di tanta approssimazione.

È chiaro che questo obbrobrio amministrativo è la conseguenza dell’atteggiamento arrogante e rancoroso del centrodestra e dei suoi massimi rappresentanti che con un minimo senso di responsabilità, consapevoli delle problematiche amministrative e politiche, avrebbero potuto trattare l’argomento tra pochi giorni in seconda convocazione avvalendosi della previsione regolamentare che sancisce un numero inferiore per la validità della seduta.

Per questo, davanti alla evidente difficoltà di attuare scelte amministrative e gestionali lineari e lucide su argomenti fondamentali per la tenuta del Comune di Brindisi è pacifico sostenere che l’amministrazione di centrodestra è al capolinea ed è solo questione di tempo.

 

Francesco Cannalire, consigliere comunale PD Brindisi

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