In questi giorni stiamo, purtroppo, assistendo a una escalation di atti intimidatori nei confronti di alcuni amministratori locali. A loro esprimo vicinanza e solidarietà.
Credo, tuttavia, che sia opportuno riflettere insieme su quello che sta accadendo intorno a noi e cercare di ri-prenderci le nostre responsabilità come cittadini.
La situazione nel nostro territorio, negli ultimi anni, è peggiorata notevolmente, sia a causa della crisi economica, ma soprattutto per la crisi culturale che si traduce nella difficoltà a essere “cittadini responsabili”.
Dobbiamo dirci sinceramente, e senza rancore verso alcuno, che la maggior parte dei nostri concittadini, oggi, non è educata a una cittadinanza attiva e corresponsabile. Il cittadino “non educato”, vittima di una politica apatica, responsabile del voto di scambio e dell’astensionismo, non fa altro che accomodare chi percepisce il “bene comune” come “bene proprio”. Penso che sia arrivato il momento di voltare le spalle a questo modo di vivere la politica, che ha portato il nostro territorio a essere deturpato e a volte “violentato” da chi non ha a cuore il bene dei cittadini.
L’aumento della povertà e della mancanza di lavoro non deve portare a una strumentalizzazione politica, bensì dovrebbe portare la politica a lavorare affinché non si perda la speranza nel futuro. Naturalmente, quando parlo di responsabilità di tutti, includo a pieno titolo la Chiesa e in particolare l’associazione che rappresento.
Credo fermamente che formare le coscienze al rispetto di ogni persona umana e del territorio sia la cosa più importante e, allo stesso tempo, più faticosa che si possa fare, ma non credo che si possa stare più a guardare inermi la situazione in cui versa il nostro territorio e, anzi, perdere la possibilità di valorizzare al meglio la bellezza e le potenzialità che lo stesso ci offre.
Dobbiamo, insieme, ristabilire la pace all’interno delle nostre comunità attraverso il rispetto della dignità di ogni persona e mediante una democrazia matura che possa rinvigorire il nostro essere “cittadini responsabili”. In questo percorso di pace siamo tutti coinvolti, ciascuno con la propria identità e con le proprie attitudini all’interno delle amministrazioni locali, delle associazioni ecclesiali e non, dei movimenti, dei partiti, dei gruppi, dei sindacati ecc.
Auguriamoci di ristabilire la “pace vera” nelle nostre cittadine.
COMUNICATO STAMPA AZIONE CATTOLICA – DIOCESI DI BRINDISI-OSTUNI
Piero Conversano
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