Dopo aver aggiudicato alla RTI ABACO-Engineering il servizio di riscossione Tributi ricorrendo alla procedura negoziata, che limita la partecipazione a concorrenti predeterminati da parte dell’Amministrazione comunale, e cancellando la clausola di salvaguardia dei dipendenti, il Comune di Brindisi oggi permette ad ABACO di operare in proroga senza peraltro che tale proroga sia mai stata sottoscritta in palese violazione delle condizioni contrattuali su cui sarebbe auspicabile una verifica.
La nostra preoccupazione riguarda il destino delle dichiarazioni TARSU fatte allo sportello di una società che non ha più formalmente titolo a raccoglierle dai cittadini, perché priva del mandato comunale e il destino dei lavoratori della stessa società, peraltro costretti a lavorare in locali che sembrano, a detta di numerosi cittadini, privi di aereazione e maleodoranti.
Le notizie di stampa su un appalto poco appetibile, che avrebbe causato la diserzione delle due/tre gare bandite dall’Amministrazione per questo servizio di riscossione, sono del tutto infondate in quanto non si considerano gli straordinari introiti di ABACO.
Di fronte all’ennesima gara andata deserta, nonostante l’interesse formalmente esposto da parte dell’Amministratore unico di Energeko di acquisire l’attività e il personale in essere, l’Amministrazione ci comunica l’impossibilità di procedere all’internalizzazione del servizio citando un parere di una sezione regionale della Corte dei Conti, autorevole, ma pur parziale nel contesto normativo di riferimento, in cui lo stesso appare in contrasto con la giurisprudenza consolidata.
.E come reazione a tutto ciò, la stessa ABACO, che in spregio alle condizioni capitolari non ha mai attivato uno sportello con cassa per contante costringendo la cittadinanza a interminabili file presso banche e Poste, comunica che il venir meno della gestione del nuovo tributo TARI, “aggrava ulteriormente il già precario assetto economico-finanziario della commessa”.
E’ evidente che ABACO tiene sotto ricatto l’Amministrazione senza considerare davvero quanto ABACO stessa, ad oggi, abbia guadagnato aggi tra i più gravosi che dal Comune siano stati riconosciuti.
La cosa grave è che queste domande dovrebbero farsele il Sindaco e la sua Giunta, rappresentati spesso dalle parole dell’Assessore al ramo la quale sembra più voler venire incontro alle esigenze del Concessionario, aumentando ulteriormente gli aggi e dimenticando che la stessa ABACO ha addirittura assunto un’unità in più e che soprattutto ha guadagnato molto di più dei suoi predecessori, anche in ragione di aggi su attività rivenienti da precedenti concessionari, vedi riscossione di tributi ENEL.
A queste critiche è giusto che seguano delle proposte concrete e quindi come Gruppi consiliari di opposizione proponiamo di:
– affidare in house la riscossione dei tributi a Energeko o Multiservizi, dal momento che l’ingresso delle tasse senza corrispondere aggi ad altre Società non potrebbe che garantire il personale come inquadrato correttamente dall’ultimo Concessionario vincitore di pubblica gara d’appalto e soprattutto concedere migliori servizi ai brindisini con introiti fiscali puri, netti e non gravati delle ingenti somme riconosciute al privato chiudendo conseguentemente immediatamente qualsiasi negoziazione con ABACO ad oggi già non conforme, nelle sue prestazioni, alle indicazioni rivenienti da Capitolato e per le quali stranamente l’Amministrazione non ha mai contestato nulla formalmente,
ovvero
– indire gara pubblica d’appalto rivedendo le condizioni tecniche non tipicamente economiche (nelle ultime gare bandite si richiede, per esempio, assurdamente che il concessionario debba aver prestato la sua opera in comuni più grandi di quello di Brindisi quanto a popolazione e per anni, la cui durata non si capisce bene da quale norma la si deduca) e confermando le condizioni economiche (aggi) e del personale desumibili dall’ultima gara d’appalto pubblica regolarmente e non straordinariamente aggiudicata, confermando la salvaguardia per i dipendenti e i maggiori introiti per il Comune.
Alla fine di tutto ciò resta ancora da capire quanto stia guadagnando ABACO.
Siamo davvero sicuri che le condizioni applicate in favore di questa società, così premianti rispetto al passato, siano così sfavorevoli come denuncia ABACO e sembra condividere questa Amministrazione?
Parrebbe, infatti, che addirittura l’azienda stia movimentando guadagni per circa un milione di euro. Evidentemente questo non è indice di un precario assetto economico ed è curioso comprendere fin da che punto ABACO consideri un’attività economica profittevole e soprattutto come mai questa Amministrazione non respinge nettamente le lamentele di ABACO.
COMUNICATO STAMPA DEI GRUPPI CONSILIARI DI FORZA ITALIA, FUTURO E LIBERTA’, BRINDISI AVANTI VELOCE, LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO E MOVIMENTO REGIONE SALENTO
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