May 30, 2025

Cala Materdomini resta senza gestore. Anche il secondo tentativo del Comune di Brindisi di affidare in concessione il compendio demaniale si è chiuso con un nulla di fatto. L’unica candidatura pervenuta, quella di un’Ati con capofila una società brindisina, è stata esclusa per carenza dei requisiti. A comunicarlo ufficialmente è stata la dirigente del settore Patrimonio immobiliare, architetto Marina Carrozzo, nel corso della seduta della commissione consiliare Attività Produttive tenutasi mercoledì 28 maggio.

 

L’anomalia rilevata riguarda la posizione contributiva della società capofila, che – secondo quanto riferito dall’Inps – ha avviato la regolarizzazione solo il 19 maggio, dunque oltre un mese dopo la data di pubblicazione del bando, avvenuta il 16 aprile. Una circostanza che ha determinato l’esclusione dalla gara, nonostante la società abbia dichiarato di essere in regola con il Durc e preannunciato la possibilità di impugnare la decisione dell’amministrazione nelle sedi competenti.

 

In un comunicato diffuso alla stampa, la società esprime perplessità sui tempi e sulle modalità con cui si è giunti all’esclusione, facendo sapere che sta valutando un ricorso “a tutela del buon nome delle aziende dell’Ati”. La capofila, Mede Srls, denuncia inoltre presunte violazioni della privacy e diffamazioni da parte di soggetti “esagitati” e annuncia la presentazione di denunce penali. Contestualmente, fa sapere di essere già al lavoro su nuove proposte per la partecipazione ad altri bandi pubblici, tra cui quello imminente per la gestione del bar dell’ospedale Perrino.

 

Nel frattempo, l’area di Cala Materdomini, che avrebbe dovuto ospitare il primo stabilimento balneare pubblico della città, continua a essere oggetto di atti vandalici e incuria. La commissione consiliare si è aggiornata per valutare il da farsi. Le opzioni allo studio passano comunque dalla pubblicazione di un nuovo bando.

 

Intanto, dal fronte politico arrivano nuove sollecitazioni. Il consigliere comunale Roberto Quarta, in una nota stampa, ribadisce la necessità di un intervento immediato: “Occorre affidare la pulizia della spiaggia alla Multiservizi e destinare i manufatti esistenti ad associazioni senza scopo di lucro. I brindisini non possono essere privati ancora a lungo di un luogo così prezioso per la città”.

 

La vicenda Cala Materdomini continua così ad alimentare polemiche e scontento. Mentre il mare attende, il degrado avanza.

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