August 3, 2025

Nel decreto Industria, già approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera, è allegato un ordine del giorno che reca anche la firma del deputato brindisino Mauro D’Attis, con cui si impegna il Governo a posticipare al 2038 l’uscita dal carbone, collegandola alla realizzazione dei futuri impianti nucleari.

Per Brindisi, che era stata individuata zona fulcro della strategia di decarbonizzazione, ciò potrebbe significare un cambio di paradigma radicale rispetto alle recenti prospettive.

Infatti, il tavolo sulla decarbonizzazione, avviato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, aveva aperto la strada a importanti opportunità di investimento per la riconversione industriale, nelle rinnovabili e nella cantieristica navale. Allo stesso tempo, il Governo avrebbe dovuto mantenere Cerano come impianto di riserva solo per le emergenze nazionali, tutelare l’indotto locale nella fase di transizione e nel frattempo sollecitare anche Eni a nuovi investimenti dopo la chiusura del cracking e la fine della chimica di base nel territorio brindisino.

Se questo percorso fosse stato rispettato, Brindisi non avrebbe dovuto ‘supplicare’ altri tredici anni di carbone. Oggi, invece, con il sostegno di D’Attis, il Governo sembra aver abbandonato quell’impegno, condannando la città a una nuova stagione di incertezze e promesse disattese.

Chiediamo quindi chiarezza; dove sono finite le risorse annunciate per la riconversione industriale? Chi pagherà il prezzo di tredici anni aggiuntivi di carbone? E perché Brindisi dovrebbe rimanere legata a un’ipotesi di nucleare che, realisticamente, non sarà mai realizzata nei tempi annunciati?

È arrivato il momento che chi aveva garantito il percorso di decarbonizzazione, dal Ministro Urso, al ministro Pichetto Fratin e allo stesso D’Attis venga in città a dare spiegazioni e ad ammettere che neanche loro evidentemente credevano in quello che ci hanno propinato per due anni.

Al Sindaco di Brindisi Marchionna ed a tutti i rappresentanti istituzionali e datoriali chiediamo un impegno immediato per la convocazione di tavoli di confronto, discussione e programmazione.

 

Il Partito Democratico non resterà a guardare mentre il futuro della città viene bloccato e il carbone diventa ancora una volta l’unico destino imposto.

 

COMUNICATO STAMPA
Partito Democratico Provincia di Brindisi
Partito Democratico Città di Brindisi

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