Il futuro del sito che ha ospitato la centrale a carbone di Cerano non può che essere nella dismissione degli impianti della centrale e l’avvio di nuove produzioni tra quelle proposte nell’accordo di programma.
Invece parlamentari del centro destra e di Azione, tra questi l’onorevole Mauro D’Attis, in un emendamento alla Camera propongono di rinviare la chiusura della Centrale a carbone sino al 2038 per collegarla all’avvio della produzione di energia da centrali nucleari in Italia.
Una proposta inaccettabile per Brindisi e per l’Italia che da anni ha deciso di terminare le attività energetiche con uso di carbone per l’evidente a tutti, tranne che al Governo, insostenibilità per l’ambiente, la salute ed anche economica di tali centrali.
Il futuro per l’energia è nelle rinnovabili che già oggi coprono il 50% della produzione energetica in Italia e che insieme alla filiera industriale sulle rinnovabili possono garantire sicurezza energetica per il paese ed un volano di sviluppo sostenibile in termini economici e di lavoro.
Eppure l’Onorevole D’Attis da brindisino dovrebbe ben conoscere cosa comporta sull’ ambiente e sulla salute dei cittadini convivere con le centrali a carbone.
Incurante di ciò plaude al Governo che regala 35 milioni di euro ad Edison per un deposito GNL nel Porto di Brindisi e vorrebbe condannare la nostra città per altri 13 anni , evidentemente prolungabili, al carbone.
Tutto ciò in evidente contrasto con il volere della gran parte dei cittadini di Brindisi che vogliono un cambio netto di paradigma sullo sviluppo.
Basta con i grandi impianti chimici ed energetici basati sul fossile e conversione industriale su nuove proposte e tecnologie come evidente dalle quasi 40 giunte dalla manifestazione di interesse sul sito di Cerano.
Per contrastare questo disegno inacettabile per Brindisi e i brindisini presenterò nei prossimi giorni una mozione in consiglio comunale per respingere la proposta di rinvio al 2038 della chiusura di Cerano e l’avvio immediato delle operazioni di dismissione della stessa, con una richiesta precisa al Governo di individuare tra le iniziative proposte nella manifestazione di interesse quelle che subito si possono avviare.
Riccardo Rossi capogruppo di Brindisi Bene Comune – Alleanza Verdi Sinistra
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