In merito al riesame dell’AIA per la centrale a carbone Enel di Cerano, torna ad esprimersi il consigliere regionale brindisino M5S Gianluca Bozzetti che, attraverso un accesso agli atti, ha preso visione del parere e della nota inviata dalla Regione Puglia al Ministero.
“E’ bene evidenziare prima di tutto una prima pesante contraddizione: la Regione Puglia, così come la provincia di Brindisi, ha espresso parere favorevole al rilascio dell’AIA, di fatto andando persino nella direzione opposta a quella del Ministero della Salute che ha espresso invece parere negativo. Ancora una volta siamo a testimoniare, carte alla mano, come il presidente Emiliano giochi a farsi campagna elettorale letteralmente sulla pelle dei cittadini pugliesi ed in questo caso dei cittadini delle province di Brindisi e di Lecce, ovvero quelle più colpite da un punto di vista ambientale e sanitario dagli effetti della centrale.”
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle già qualche settimana fa aveva esternato le sue perplessità in merito all’assenza “ingiustificabile” della Regione Puglia al tavolo ministeriale per il rilascio del parere sul riesame dell’AIA alla centrale a carbone Enel Federico II di Cerano. Perplessità e critiche che adesso trovano un maggiore riscontro a fronte della presa visione della nota e del parere inviato dalla Regione al Ministero.
Bozzetti, infatti, prosegue spiegando che nella nota si legge di come la Regione Puglia abbia vincolato il rilascio del parere ad una serie di prescrizioni tra le quali la realizzazione, entro sei mesi dal rilascio dell’autorizzazione, di uno studio teorico sulla decarbonizzazione che dovrebbe realizzare la stessa Enel.
“Tutto ciò è ridicolo – incalza Bozzetti -. In pratica la Regione rimanda al controllato anche il ruolo di controllore. Come potrebbe mai Enel produrre per se stessa un piano di decarbonizzazione reale, efficiente e sostenibile, ma che di fatto andrebbe contro i suoi attuali interessi? Inoltre, ben vengano ulteriori restrizioni, monitoraggi e limiti alle emissioni, ma quanti altri dati e morti servono per certificare gli impatti devastanti dell’inquinamento causato dalla centrale? Questo modus operandi – prosegue – certifica ancora una volta le bugie di Emiliano: non esiste alcun progetto di decarbonizzazione della Centrale, ma solo un Presidente che non ha il coraggio di mettersi contro le grandi lobby dell’energia come il suo alter ego Renzi. Esiste una sola strada da seguire ed è quella della dismissione, della bonifica e della riconversione economica ed industriale della centrale, solo così potremmo realmente iniziare un nuovo percorso che concili finalmente l’occupazione alla tutela della salute e al benessere ambientale. Per questo probabilmente bisognerà attendere un governatore pugliese più coraggioso e con un unico interesse, mettere al centro i cittadini”.
/comunicato stampa
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