March 28, 2025

Spiace che il nostro contributo di sereni rilievi e costruttive proposte sul futuro del porto di Brindisi abbia provocato la insofferente e a tratti stizzita reazione del presidente dell’AdSP del Mare Adriatico-Meridionale prof Ugo Patroni Griffi ed anche, con un intervento “ad adiuvandum”, del dirigente dell’Area tecnica di tale Autorità ingegner Francesco Di Leverano. E spiace soprattutto che i due egregi professionisti si siano soffermati su questioni particolari ed abbiano peraltro dato in alcuni casi interpretazioni inesatte della nostra nota. Un documento il cui contenuto fondamentale invece andava e va colto nel seguente rilievo: alcuni progetti indicati nel “Piano operativo triennale” sono indubbiamente di notevole rilevanza economica ma non sembra presentino coperture con fondi sicuri e disponibili in tempi brevi mentre vengono descritti come sorretti da adeguati finanziamenti e suscettibili di immediata realizzazione.

 

In attesa di conoscere quale sia il pensiero del Prof. Patroni Griffi su questa nostra osservazione di fondo, precisiamo che non abbiamo mai inteso proporre che si faccia, per il dragaggio di Costa Morena est, qualcosa che non sia pienamente rispettoso delle disposizioni di legge sicché ingenerosa ci appare l’affermazione per la quale avremmo proposto interventi in contrasto con la normativa vigente. Ci spieghiamo meglio: quando parlavamo di “deposito di materiali di dragaggio sulla spianata ex BG” indicavamo evidentemente una posa momentanea del materiale dragato seguita subito da un tombamento da effettuare dopo la necessaria caratterizzazione.

 

Quanto alle altre reazioni “difensive” rinvenibili nelle dichiarazioni del prof Patroni Griffi e dell’ing. Di Leverano, osserviamo che abbiamo semplicemente indicato e sollecitato adempimenti e misure rivolgendoci a tutte le autorità e a tutti gli uffici nel pieno rispetto delle rispettive competenze in un quadro complessivo che crediamo richieda la solerte attenzione dell’Autorità portuale. E lo abbiamo fatto per la avvertita necessità di un netto cambiamento di strategia gestionale del nostro porto che è reduce da una ventennale conduzione che ne ha intaccato le potenzialità con conseguenti danni all’economia dell’intero territorio.

 

Il fatto è che non giovano certo allo sviluppo del porto di Brindisi le inerzie e le distrazioni del passato ma neppure le suggestioni provocate da certi volenterosi dinamismi inclini a guardare in grande ad un incerto futuro senza forse tenere nel debito conto le esigenze e le urgenze dell’oggi .

 

Ciò che occorre è fare con urgenza le tante cose che sinora non sono state fatte. Confidiamo perciò che il Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale si muova in questa direzione venendo incontro alle attese di cambiamento della nostra comunità, convinti come siamo che in democrazia qualsiasi “autorità” rende al meglio il proprio servizio se lo svolge all’insegna dell’ascolto, del confronto e della partecipazione.

 

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

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