June 16, 2025

E’ un giro d’usura che potrebbe rivelarsi ancora più vasto e capillare, quello scoperto dalla Squadra Mobile di Brindisi che, oggi, ha arrestato quattro insospettabili, raggiunti da altrettante ordinanza di custodia cautelare eseguite al termine di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia guidata dai pubblici ministeri Alberto Santacatterina e Marco D’Agostino.

 

L’operazione è stata denominata “sanguisuga“, come quel verme che naviga in acque stagnanti e che si attacca al corpo di mammiferi per succhiarne il sangue.

E proprio come le sanguisughe, i quattro arrestati hanno spremuto un imprenditore che non riusciva a sbarcare il lunario.

 

La vittima si era rivolta ai “cravattari” per ottenere le liquidità che consentissero di superare il momento di crisi dell’azienda. Si è però trovata in difficoltà nel pagare le rate del debito ed è stato pesantemente minacciato e picchiato.

Così, nel maggio 2013 ha deciso di rivolgersi alla Polizia. Gli investigatori, dopo aver raccolto il racconto dell’imprenditore, hanno accertato le responsabilità ed all’alba di oggi i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Brindisi hanno posto fine ai soprusi.

 

Secondo le prime indiscrezioni i quattro arrestati sarebbero classici “colletti bianchi”, forniti di grosse disponibilità economiche e formalmente estranei ai contesti mafiosi, ma l’interesse della Dda di Lecce lascia il fondato sospetto che l’attività di estorsione e di usura riguardi altri casi e si concretizzi realmente in un’associazione di tipo mafioso.

 

 

 

No Comments