La mozione presentata dai consiglieri Rossi, e Fusco con l’adesione dei gruppi di opposizione del centro destra, sulla istituzione di una nuova tassa di scopo a carico delle grandi aziende operanti sul territorio brindisino, al netto dei doverosi aggiustamenti che si sarebbero dovuti apportare in commissione tributi, pena l’inapplicabilità, avrebbe comunque generato i suoi effetti nel giugno del 2015.
Il tentativo di presentarla all’opinione pubblica non come tassa aggiuntiva, ma sostitutiva di Tasi ed Imu appare quindi come l’ennesimo colpo di teatro, un voler cavalcare un onda di rabbia e di scontento generata da una crisi senza precedenti che sta devastando le famiglie italiane.
Creare false aspettative, miraggi è ormai una sorta di leit motive di un opposizione che in gran parte è formata da chi ha amministrato questa città negli ultimi 7 anni ed il Paese negli ultimi 20, e non può pensare di poter scaricare sugli altri le conseguenze del proprio operato, nascondendosi o riscoprendosi di volta in volta ambientalisti o rivoluzionari della domenica.
Alimentare le frustrazioni e la rabbia di chi è costretto tutti i giorni a combattere una vera e propria battaglia per la sopravvivenza ha già generato negli ultimi consigli comunali momenti di grande tensione che ieri ancora una volta si sono ripetuti.
Giovanni Brigante, più volte nel corso del consiglio comunale, ha invitato Riccardo Rossi a ritirare la deliberare per consentirne l’aggiustamento nelle commissioni, sarebbe stata una grande opportunità per sistemarla al meglio in maniera tale da gravare meno in futuro sulle tasche dei cittadini, aggiungendo a quelle categorie delle aziende coinvolte il latifondo, ma evidentemente il vento populistico e demagogico che soffia forte in questo periodo sta pesantemente influenzando scelte ed atteggiamenti del consigliere Rossi al quale ci permettiamo di suggerire maggiore equilibrio e senso di responsabilità
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE SVILUPPO E LAVORO
No Comments