La Centrale di Brindisi Nord (Edipower- A2A), attualmente inattiva, è in possesso di un provvedimento AIA relativo a un piano industriale che la società non intende attuare perché ne ha presentato un altro fortemente contestato dalle istituzioni locali e da varie espressioni della società civile.
Nel corso di una recente riunione del Comitato Portuale è stato deliberato il rinnovo della concessione n. 15/2011 in favore di Edipower con l’astensione del Sindaco di Brindisi, l’assenza del rappresentante dell’Amministrazione provinciale e il sorprendente voto favorevole del rappresentante della Regione Puglia. Una scelta quest’ultima in contrasto con le ripetute dichiarazione dell’Assessore Regionale dell’Ambiente Lorenzo Nicastro che a Brindisi durante il Consiglio Comunale monotematico del gennaio 2014 si era chiaramente espresso contro il progetto di far bruciare CSS ( o altro derivato di rifiuti) negli impianti di Edipower previsti dal contestato nuovo piano industriale.
La decisione del Comitato Portuale suscita riserve e va contestata perché assunta inopportunamente pochi giorni prima della scadenza del mandato del Presidente dell’Ente Portuale, per i contraddittori comportamenti tenuti nella circostanza dalle istituzioni locali (assenza della Provincia, astensione del Comune, voto favorevole della Regione), per le censure di illegittimità in ordine alla composizione del Comitato deliberante da più parti mosse e, soprattutto, per la incerta mutevole e controversa pianificazione industriale dell’azienda interessata.
Chiediamo perciò che la Regione Puglia e le Amministrazioni locali chiariscano la loro posizione sul problema e prospettiamo al Comitato Portuale l’opportunità che si determini a congelare la deliberata concessione per un suo riesame dopo i previsti mutamenti interni dell’Ente e dopo l’acquisizione e l’approfondimento di tutti i necessari elementi di valutazione.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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