Blitz contro una banda specializzata in furti, estorsioni e riciclaggio: dettagli, nomi e foto degli arrestati

Nelle prime ore di oggi i Carabinieri della stazione di Oria, in collaborazione con i colleghi del NORM della Compagnia di Francavilla Fontana, hanno sgominato un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, estorsioni, ricettazione ed autoriciclaggio.
Alla sbarra sono finiti undici uomini e due donne residenti principalmente ad Oria oltre che a Francavilla Fontana e Latiano.
Si tratta di Maurizio De Michele (45), Daniele Durante (26), Antonio Cera (27), Antonio D’Amuri (21), Fabio Iurlaro (29), Rocchetto Leo (31), Eugenio Errico (27), Antonio Lodeserto (62), Andrea Pichierri (25), Attilio De Michele (22), Mario Iurlaro (64), Cosima Bernardi (25), Angela De Michele (40).
Il capo dell’associazione, che ha operato nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto fino al settembre 2016, è Maurizio De Michele mentre il promotore ed organizzatore era Fabio Iurlaro.
Durante, Cera, D’Amuri, Attilio De Michele e Lodeserto svolgevano l’attività di ricettatori di autovetture usate per la commissione di altri reati (cavallo di ritorno).
I mandanti dei furti erano Eugenio Errico e Mario Iurlaro. I due erano anche le persone che smontavano e rivendevano le autovetture ed i pezzi di ricambio.
Cosima Bernardi era, invece, la contabile dell’associazione a delinquere ed aveva il compito di tenere i rapporti tra tutti i membri.

I Carabinieri – anche attraverso le intercettazioni telefoniche e le rilevazioni GPS – hanno accertato che dal giugno 2016, l’associazione a delinquere ha commesso 39 furti, tra abitazioni e veicoli (tra questi anche due Ape Piaggio ed una Fiat 127). Ai proprietari veniva chiesto il “cavallo di ritorno”, ossia una somma di denaro in cambio della restituzione del mezzo.

Nel corso delle attività di questa mattina (corredate da perquisizioni domiciliari) sono state sequestrate cinque centraline “scodificate” e strumenti da scasso utilizzati per forzare automobili.

Inoltre è stato arrestato il figlio di Antonio Lodeserto che è ritenuto attivo nel traffico di sostanze stupefacenti.