June 14, 2025

Il prossimo 10 agosto la Parocchia San Lorenzo Martire di Francavilla Fontanana festeggia il suo Santo titolare.

A partire dal 7 agosto avrà inizio il triduo di preparazione.

Domenica 10 il Vescovo di Oria, S. Ecc. Mons. Vincenzo Pisanello presiederà la S. Messa alle ore 18.30, seguirà la processione per le vie de quartiere.

 

E’ una festa antica quella in onore di San Lorenzo a Francavilla. Quando ancora non esisteva il quartiere omonimo, il 10 agosto partiva la processione dalla Chiesa matrice fino alla cappella di San Lorenzo, dove, dopo la manifestazione religiosa i francavillesi festeggiavano in allegria con la tradizionale “spaccata ti li muluni”. La nuova Parrocchia ha continuato ed arricchito questa antica tradizione.

 

Di seguito il Programma civile 2014

Sabato 9 agosto

Ore 20.00 Palo della Cuccagna, a seguire Sagra della Brasciola organizzata dall’Associazione Novaria presso l’area mercatale adiacente Panificio Capobianco. La serata sarà animata dal dj Oro.

 

Domenica 10 agosto

Ore 21.00. “Spaccata ti li muluni”. La serata sarà allietata dal Gruppo dei “Jazzabanna”

Mostra collettiva all’aperto degli artisti dell’Associazione Artistico-Culturale “La Sfera”

Ore 22:00. Spettacolo pirotecnico a cura della ditta “Mega Angelo” di Scorrano.

L’illuminazione è a cura della Ditta Vincenzo Memmola di Francavilla Fontana

 

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S. Lorenzo (latino: Laurentius; Huesca, 225 – Roma, 10 agosto 258) fu uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257. La Chiesa cattolica lo venera come santo. Le notizie sulla vita di san Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca, in Aragona, alle falde dei Pirenei.

Ancora giovane, fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II. Questi insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziò un’amicizia e una stima reciproche. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma.

Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano 1500 persone fra poveri e vedove.

Il martirio

Al principio dell’agosto 258 l’imperatore Valeriano aveva emanato un editto, secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte:

« Episcopi et presbyteri et diacones incontinenti animadvertantur »

(Tascio Cecilio Cipriano, Epistola lxxx, 1)

L’editto fu eseguito immediatamente a Roma, al tempo in cui Daciano era Prefetto dell’Urbe. Sorpreso mentre celebrava l’eucaristia nelle catacombe di San Callisto, papa Sisto II fu ucciso insieme a quattro dei suoi diaconi, il 6 agosto; quattro giorni dopo il 10 agosto fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. Non si è certi se egli fu bruciato con graticola messa sul fuoco ardente.

 

One Comment

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    aldo
    9 Agosto 2014

    Nuovo Emal aldo_indini@libero.it

    Dalle ricerche presso la Biblioteca Arcivescovile Annibale de Leo in Brindisi per il mio libro Aldo Indini “ Il legno della Santa Croce – Dono di Fra’ Lorenzo da Brindisi alla sua Città (Locopress – Mesagne BR – 2011)” Dal Processus autenticitatis et cultus SS Reliquiarium Monasterii Santimonial.ium SM.ae Angelorum Brunduus 1766, sulla raccolta delle reliquie donate da San Lorenzo da Brindisi, è allegato l’elenco delle reliquie consegnate nel 1902 alla Chiesa Santa Maria degli Angeli da parte dell’Abbadessa per la chiusura del monastero annesso.(Legge Quarentige).
    Nella quatta pagina penultimo capoverso leggo: Una Gradella d’Argento col ferro della Gradella di San Lorenzo con .4. carboni smorzati con l’umore che scaturiva dal corpo di detto Santo all’ora che l’arrostivano.
    Ovviamente non sono riuscito a trovare la reliquia, ma ciò dimostra che San Lorenzo da Brindisi considerava il martirio di San Lorenzo bruciato vivo.
    Aldo Indini – Cultore di storia locale