Il 28 febbraio scorso – ormai 10 mesi fa – una delegazione delle mamme del Passeggino Rosso in occasione di una seduta del Consiglio Comunale consegnò una lettera aperta a tutti i Consiglieri e alla Giunta chiedendo loro di esprimersi negativamente sulla riattivazione dell’inceneritore e sull’ampliamento della relativa discarica di rifiuti pericolosi che Termomeccanica progettava, e purtroppo progetta, di riattivare a Brindisi. Fu in quella occasione che conoscemmo l’assessore all’ambiente Luigi Casciaro appena nominato e gli facemmo presente la situazione già molto precaria dal punto di vista ambientale che il nostro territorio subisce a causa dei numerosi impianti decisamente impattanti che “ospita”. Dalle poche battute che ci scambiammo l’Assessore ci parve veramente spaesato e totalmente disinformato. Sconsolate per il fatto che per un incarico che ritenevamo così importante fosse stato scelto (perchè poi!?) una persona così inesperta, gli proponemmo la lettura del documento finale del tavolo di Lavoro promosso dal Comune di Brindisi leggendo il quale si sarebbe potuto informare su come nella nostra città si registri “un elevato carico emissivo di diversi inquinanti, molti dei quali con effetti cancerogeni”. Noi stesse glielo inviammo. L’Assessore ci assicurò che avrebbe studiato attentamente le carte, e noi confidammo che quegli studi avrebbero fatto a lui lo stesso effetto che avevano fatto a noi. Ci lasciammo con la promessa di un incontro che sarebbe avvenuto al più presto.
Da allora ne abbiamo perse le tracce.
In verità una apparizione l’abbiamo registrata nello scorso maggio in un incontro organizzato da Si Democrazia. In quella occasione il suo intervento ci lasciò piuttosto allibite: l’amministrazione intendeva istituire – ci disse – un registro delle emissioni che tenesse conto non solo delle emissioni industriali, ma anche di quelle civili. Quindi in una città come Brindisi – con una zona industriale che è grande tre volte la città – un assessore all’ambiente ci veniva a parlare di “emissioni civili”? A quali emissioni si voleva riferire? Traffico? Caminetti? Botti di Capodanno o cosa? Ci permettemmo allora di ricordargli nuovamente il documento informativo che gli avevamo inviato – redatto da 30 medici, ricercatori ed esperti nel quale si facevano ben altre proposte e sottolineava come non si possa continuare a vivere su un sito gravemente inquinato come quello di Brindisi e come fosse improcrastinabile l’avvio delle bonifiche e la riduzione delle emissioni complessive delle attività industriali, ma neanche allora sembrò averne conoscenza.
Poi il nulla! Da allora assoluto silenzio e, anche dopo attente ricerche, non è emersa nessuna sua azione, non una proposta, non un capitolo di spesa. Niente. Eppure la città aspetta decisioni importanti: ci sono in corso procedure autorizzative sulle quali l’Assessore si dovrebbe esprimere quali l’inceneritore di rifiuti pericolosi e la discarica di Termomeccanica, la centrale termoelettrica Edipower/A2A in cui si vogliono bruciare anche rifiuti, nonchè la discarica di Formica Ambiente, la discarica dei veleni, tornata di recente in esercizio nonostante sia ancora in corso il processo nei confronti dei suoi amministratori per i reati di corruzione e di smaltimento illecito di rifiuti.
Le mamme del Passeggino Rosso, quelle donne che ormai sempre più spesso portano sotto i suoi uffici un passeggino rosso simbolo dei tanti problemi di salute di cui i bambini di Brindisi soffrono a causa dell’inquinamento, vogliono delle risposte dall’Assessore, vogliono conoscere la sua posizione su queste importanti questioni. Perchè Brindisi lo merita, i nostri figli lo meritano.
No Comments