January 17, 2025

All’indomani di un consiglio monotematico che non esitiamo a definire vergognoso, vogliamo esprimere la profonda amarezza di chi da quel consiglio aspettava delle risposte sulla salute, sulla tutela dell’ambiente e del lavoro e non ne ha invece ricevuta nessuna.

Abbiamo visto bocciare uno dopo l’altro gli ottimi ordini del giorno proposti dalle Minoranze, per poi approvare un documento in cui ancora una volta si rimandano decisioni e prese di posizione ferme su ambiente e salute. Niente di chiaro, niente di definitivo. Si rimanda, si prende tempo, si rinnega tutto ciò che si era promesso di fare.

Persino sulla tanto attesa e già finanziata indagine epidemiologica il Sindaco prende tempo rimandando ad un ipotetico “bando di gara” che suona come un ulteriore insulto dopo anni di inutili attese e di continui rinvii.

E’ stata bocciata la richiesta di accordo da sottoporre al Ministero dell’Ambiente e al Ministero della Salute per trovare risorse economiche da utilizzare per indagini epidemiologiche, registro tumori , attività di monitoraggio. E’ stata rifiutata la proposta di realizzazione di un centro provinciale presso la ASL per il controllo della salute, in particolare dei lavoratori, che possa sostituire il vecchio reparto della Medicina del lavoro chiuso da oltre 15 anni. Su questo argomento c’era un accordo con tutte le forze politiche, Maggioranza e Opposizione. Un documento in piena sintonia con l’appello dell’Ordine dei Medici di Brindisi. Ma, inspiegabilmente, al momento della votazione abbiamo visto alzarsi le mani dei Consiglieri di Maggioranza, medici compresi, per esprimere voto contrario, mentre il Sindaco, primo responsabile della salute pubblica, non era in aula e ha detto poi che si sarebbe astenuto.

Brindisi viene condannata ancora una volta a subire e i suoi cittadini ingannati e traditi da una politica che antepone a tutto gli interessi dell’industria: mesi e mesi di prese in giro e di rinvii per arrivare al nulla.
Non può meravigliare l’esasperazione che si respirava nel pubblico presente, non possiamo stupirci delle reazioni di chi è troppo stanco di essere preso in giro. Duole invece registrare come siamo stati trattati, con una donna, una mamma, colpevole solo di aver espresso la sua indignazione, allontanata dall’aula come una criminale. Brindisi è stanca, Brindisi non ce la fa più. Ha bisogno di una nuova politica, un nuovo sviluppo.

L’amarezza però non ci abbatte. La nostra lotta continuerà, ogni giorno, con sempre più forza e più determinazione.

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