September 17, 2024

Una nuova e non auspicata telenovela si sta consumando a danno della collettività brindisina.
Si manifesta, infatti, in tutta la sua gravità l’ennesima emergenza nella nostra martoriata città. Un’altra grana, si abbatte in maniera pesante su un settore particolarmente delicato: quello del servizio mensa delle scuole elementari e materne sospeso ancora una volta, temiamo per molto tempo, a causa del sequestro del centro cottura di Cisternino risultato, a posteriori, inadeguato e sprovvisto delle necessarie autorizzazioni sanitarie, “affittato” dalla ditta Markas vincitrice dell’appalto dopo corsi e ricorsi amministrativi.
Al di là delle responsabilità e delle colpe da attribuire a chi o a cosa non ha funzionato in questa vicenda, viene fuori in maniera drammatica la superficialità con cui è stata gestita, visto che per appaltare il nuovo servizio sono trascorsi anni e molti mesi per farlo partire. Non si contano più ormai gli interventi e le giustificazioni da parte dell’amministrazione comunale per accusare e scusarsi, nè tantomeno la messa in funzione del centro cottura di Brindisi, prevista tra due mesi, risolve i problemi immediati. È mai possibile che in questa città non ci sono strutture in grado di sopperire a tale carenza vista la presenza, ad esempio, di grandi aziende che dispongono di attrezzature adeguate a queste necessità? Qualcuno si è preoccupano di interessarle per acquisire, eventualmente, la loro disponibilità per affrontare questa emergenza?
Un’altra tegola che si aggiunge a quella, diventata infinita, della raccolta dei rifiuti urbani che tanto disagio sta procurando ai cittadini e che a tutt’oggi non ha trovato soluzione nonostante numerose riunioni, incontri bilaterali, suggerimenti, ricorsi ed interpellanze da parte dei consiglieri comunali e rappresentanti istituzionali. Accuse e controaccuse che non risolvono niente. I problemi sono venuti fuori, come al solito, quando la frittata era fatta e le scelte, obbligate per il conferimento e lo smaltimento in discariche organizzate, peseranno come al solito sulle tasche dei cittadini. Ricordiamo a tutti che a Brindisi è stato mantenuto “a caldo” per anni l’impianto di compostaggio, pagando centinaia di migliaia di euro con denaro pubblico (dei contribuenti), per poi abbandonarlo al suo destino con la perdita di numerosi posti di lavoro! Al danno la beffa!
La UIL richiama alla responsabilità tutti coloro che, per compito istituzionale, hanno l’obbligo di garantire l’efficienza di servizi così essenziali per la qualità della vita della collettività, e l’impegno deve essere ancora maggiore quando si tratta di assolvere adempimenti che riguardano adolescenti.

 

COMUNICATO STAMPA UIL

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