“Da diversi anni il settore termoelettrico vive una profonda difficoltà, con decine di impianti alimentati a gas o a carbone fermi o del tutto sottoutilizzati. Si tratta di un settore industriale che ha pagato un prezzo grave all’immissione sul mercato della produzione energetica da fonti rinnovabili e al contemporaneo calo della domanda interna.
In tale quadro sono a rischio circa 10.000 lavoratori diretti ed altrettanti legati all’indotto. È quanto hanno dichiarato con preoccupazione – riferisce il sen. Salvatore Tomaselli Capogruppo PD in Commissione Industria – le organizzazioni sindacali del settore nel corso dell’audizione tenutasi nel pomeriggio in Commissione Industria del Senato e che avevo personalmente sollecitato nelle scorse settimane.”
“La pesante riorganizzazione generale del sistema elettrico – continua il sen. Tomaselli – produce non solo pesanti contraddizioni che si scaricano sulle bollette dei consumatori italiani che continuano a pagare ben più della media europea il costo dell’energia elettrica, ma comporta conseguenze pesanti sui livelli occupazionali del settore.
Per questo il Parlamento e il Governo devono affrontare con urgenza questa vera e propria emergenza con soluzioni condivise che possano, da un lato, tutelare i posti di lavoro e, dall’altro, non scaricare ulteriori inaccettabili costi sociali sulle bollette dei cittadini italiani.
Obiettivi che devono essere perseguiti senza interrompere lo sforzo di tenere insieme la sicurezza energetica nazionale con il progressivo affrancamento dalle fonti tradizionali e più invasive dal punto di vista ambientale”
COMUNICATO STAMPA SEN. SALVATORE TOMASELLI – CAPOGRUPPO PD COMMISSIONE INDUSTRIA
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