Diminuiscono le imprese artigiane in Puglia e Brindisi non fa eccezione.
E’ questo il risultato di una ricerca elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.
Alla fine del 2014 nella nostra Regione si contano 72.924 imprese artigiane, pari al 19,3 per cento del totale delle aziende (377.227). Alla fine del 2013 erano 74.729. La contrazione, su base annua, è di 1.805 unità, pari al 2,4%.
Nel corso del 2014, le cessazioni (6.084) hanno superato le iscrizioni (4.279).
Il saldo negativo è dovuto, principalmente, alla perdita di ben 907 ditte di costruzioni (da 26.148 a 25.241), pari ad una flessione del 3,5 per cento.
Seguono le attività manifatturiere che hanno perso 466 unità (da 17.575 a 17.109), con un decremento del 2,7 per cento.
Negativo anche l’andamento del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che comprende per la maggior parte aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese (meno 105 aziende, pari ad un tasso negativo dell’1,5 per cento) e del settore dei trasporti che registra un calo del 3,3 per cento (132 unità in meno).
Aumentano, invece, le agenzie di viaggio e noleggio: ce ne sono 1.560 contro le 1.535 dell’anno scorso.
A Brindisi le imprese artigiane sono il 10% del totale regionale (7.295 su 72.924). Sono scese di 151 unità, pari ad un tasso negativo del 2 per cento.
Imprese artigiane in provincia di Brindisi | 2013 | 2014 | Var.% | Var. | ||
Agricoltura, silvicoltura, pesca | 40 | 37 | -7,50% | -3 | ||
Estrazione minerali da cave e miniere | 5 | 4 | -20,00% | -1 | ||
Attività manifatturiere | 1.463 | 1.423 | -2,70% | -40 | ||
Fornitura energia elettrica, gas | 0 | 0 | 0,00% | 0 | ||
Fornitura acqua, reti fognarie | 21 | 22 | 4,80% | 1 | ||
Costruzioni | 2.877 | 2.794 | -2,90% | -83 | ||
Commercio all’ingrosso e dettaglio | 668 | 644 | -3,60% | -24 | ||
Trasporto e magazzinaggio | 417 | 398 | -4,60% | -19 | ||
Attività dei servizi di alloggio e della ristorazione | 288 | 282 | -2,10% | -6 | ||
Servizi di informazione e comunicazione | 53 | 46 | -13,20% | -7 | ||
Attività finanziarie e assicurative | 1 | 1 | 0,00% | 0 | ||
Attività immobiliari | 0 | 0 | 0,00% | 0 | ||
Attività professionali, scientifiche e tecniche | 144 | 148 | 2,80% | 4 | ||
Noleggio, agenzie di viaggio | 140 | 150 | 7,10% | 10 | ||
Istruzione | 22 | 20 | -9,10% | -2 | ||
Sanità ed assistenza sociale | 14 | 13 | -7,10% | -1 | ||
Attività artistiche, sportive e di intrattenimento | 23 | 27 | 17,40% | 4 | ||
Altre attività di servizi | 1.262 | 1.277 | 1,20% | 15 | ||
Imprese non classificate | 8 | 9 | 12,50% | 1 | ||
Totale | 7.446 | 7.295 | -2,00% | -151 |
«I dati elaborati dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenziano un tasso di nati-mortalità ancora decisamente negativo. Eppure, nonostante la crisi, se ci sono imprese che continuano a nascere, quelle sono le imprese artigiane, anche se si fa di tutto per soffocarle.
Ciò significa – spiega il presidente – che la vivacità imprenditoriale degli artigiani pugliesi non è sopita. Tuttavia, è necessario sostenerla ed alimentarla, innanzitutto abbattendo gli innumerevoli paletti che ogni giorno ne bloccano la crescita: dall’insostenibile peso del fisco all’inestricabile matassa della burocrazia, dalle difficoltà di accesso al credito alla perdurante inefficienza dei servizi pubblici, giustizia in primis. È davvero assurdo – conclude Sgherza – constatare come le recenti misure sui crediti Iva, split payment e reverse charge, pensate per contrastare l’evasione, finiscano con il colpire proprio le imprese oneste».
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