Il 13 maggio l’I.P.E.O.A. Sandro Pertini di Brindisi ospiterà una nuova tappa del progetto “Hugs not Drugs”, promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con la DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ministero dell’Interno, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, alla presenza del Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, di Antonino Maggiore Direttore della DCSA, di Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, di Giorgia Benusiglio, giovane donna che ha vissuto direttamente l’esperienza dell’uso di sostanze stupefacenti, con effetti devastanti sulla sua salute e che oggi si fa portavoce della lotta contro questo dramma sociale, e di Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige.
Hugs not drugs è un progetto itinerante, partito da Alessandria lo scorso 12 aprile, che andrà a toccare scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia, coinvolgendo un totale di 55 mila ragazzi e 110 mila persone tra familiari e docenti. “Hugs not Drugs”, letteralmente “abbracci non droghe”, ha l’obiettivo di sensibilizzare contro l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei minori, rendendo i ragazzi più informati e consapevoli dei rischi che corrono iniziando a fare uso di droghe e di tutte le conseguenze fisiche, psichiche e sociali, connesse al loro abuso.
Di particolare impatto emotivo sarà la testimonianza di Giorgia Benusiglio, che racconterà come ha rischiato la vita per aver assunto una pasticca di ecstasy, riuscendosi a salvare solo grazie ad un trapianto di fegato quando sembrava essere ormai ad un passo dalla morte. Da allora Giorgia è in prima linea nella prevenzione dell’utilizzo di droghe da parte di minori, ed ha anche conseguito una laurea in Scienze della Formazione Primaria, con la cattedra di Psicologia della famiglia, discutendo la tesi “Le relazioni famigliari e i comportamenti a rischio in età adolescenziale”.
“Credo che il contributo di Giorgia possa fare davvero la differenza nel veicolare ai minori questi messaggi importanti. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE – Spesso i ragazzi si avvicinano alle droghe senza comprenderne davvero i rischi, solo per sentirsi accettati dal gruppo, o perché credono che quello sia l’unico modo per divertirsi davvero. Credono (o vogliono credere) che in fondo non siano così pericolose, e ciò che viene detto loro a riguardo sia solo l’ennesimo divieto esagerato. Vedere, però, gli effetti reali che le droghe hanno sulla vita delle persone che ne hanno fatto uso, ha sicuramente un maggior impatto emotivo. Ci auguriamo che questo tour possa fermare la diffusione di questo preoccupante fenomeno, che vede l’età media della prima assunzione di sostanze stupefacenti scendere sempre di più”.
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