May 5, 2025

Nell’ambito de “ilSegnalibro – punto di lettura Estate 2018″, la rassegna letteraria organizzata da La Feltrinelli point Brindisi con il patrocinio del Comune di Brindisi, domani martedì 10 luglio, presso il Giardino dell’ex convento Santa Chiara (nei pressi del Duomo), Paolo Giordano presenta “Divorare il cielo” edito da Einaudi. A dieci anni da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano (Premio Strega nel 2008) torna a raccontare la giovinezza, poi l’azzardo di diventare adulti, in un romanzo potente e generoso sul nostro bisogno di trasgredire, e tuttavia di appartenere costantemente a qualcosa o a qualcuno. A dialogare con l’autore il giornalista Fabio Mollica.

 

La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c’è un’inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un’idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo. L’amicizia fra maschi, la ribellione a Dio e ai padri, il desiderio e la rivalità: Divorare il cielo è un grande romanzo sul nostro bisogno di trasgredire, e tuttavia di appartenere costantemente a qualcosa o a qualcuno. Al centro c’è una generazione colma di vita e assetata di senso, che conosce tutto eppure non si riconosce in niente. Ragazzi con un piede ancora nel vecchio millennio, ma gettati nel futuro, alla disperata ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Ad aprire la serata il chitarrista Massimo D’Astore.

 

Sponsor della manifestazione il Rotary Club di Brindisi, la Fondazione “Tonino Di Giulio”, la Banca Popolare Pugliese e il ristorante “La Piazzetta – Colonne”.

 

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