June 20, 2025

La  Norman Atlantic è partita verso Brindisi.

Al traino della Marietta Barretta, raggiungerà Brindisi nella mattinata di domani.

L’imbarcazione è scortata da altri due rimorchiatori della società F.lli Barretta, il Tenax e l’Asmara, sui quali sono imbarcati gli otto Vigili del Fuoco brindisini che, partiti per una operazione che avrebbe presumibilmente durata poche ore, hanno trascorso cinque giorni in mare aperto.

Intanto non si spengono le polemiche venute alla luce dopo l’incendio del traghetto.

Prima di tutto c’è la guerra di cifre sul numero dei dispersi: 18 secondo le autorità elleniche, 98 secondo quelle italiane.
Una questione che – probabilmente – sarà più chiara una volta che le autorità italiane avranno visionato il traghetto.

In ogni caso la vicenda del Norman Atlantic ha posto sotto i riflettori la questione del grande numero di sospetti clandestini che giunge in Europa per le “vie ufficiali”. Una circostanza sospettata da tempo da chiunque si sia mai imbarcato in un traghetto dalla Grecia (magari partendo dal porto “gruviera” di Igoumenitsa).

La presenza nella lista di imbarco di nominativi greci o turchi mai salvati o non deceduti nell’incidente, ed il contestuale salvataggio di persone non presenti sulle liste ufficiali dei passeggeri, rende esplicito un mondo di immigrazione irregolare. Un mondo generato sia dal rilascio di falsi documenti di identità che consentono ad extracomunitari di essere traghettati in Europa sulle rotte ufficiali, sia dagli imbarchi clandestini che avvengono attraverso la compiacenza o le omissioni degli addetti al controllo.

Il dubbio fondato è che il numero di immigrati che giungono in Europa attraverso le navi traghetto “ufficiali” faccia impallidire la quantità di clandestini che arrivano con le navi della speranza.
 
Angela Gatti
Pubblicato il: 2 Gen, 2015 @ 01:59

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