June 9, 2025

Nell’odierna conferenza dei capigruppo consiliari del Comune di Brindisi è stata trovata l’unità sulla mozione da presentare nel consiglio comunale monotematico sul porto convocato per lunedì 8 Aprile con inizio alle ore 16.00.

Fino a ieri erano stati presentati quattro distinti ordini del giorno: uno del Movimento 5 Stelle, uno della maggioranza (Leu, Otan, Pd, Bbc E Gruppo Misto) e due delle opposizioni di centrodestra (il primo a firma dei Consiglieri Cavalera, Quarta, Loiacono e Ribezzi, l’altro sottoscritto dai Consiglieri Oggiano e Saponaro).

 

Attraverso una nota stampa il Partito Democratico di Brindisi ha parlato di “grande prova di unità e di compattezza dell’intero Consiglio Comunale di Brindisi e delle forze politiche che lo compongono, in vista del monotematico sul futuro del porto.
Si è riusciti a fare sintesi e a disegnare un percorso comune per il rilancio di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo economico della nostra città. La visione unanime della politica cittadina per le sorti del porto accrescerà anche il potere contrattuale di Brindisi dentro l’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale e non solo.
Non ci saranno più alibi per nessuno e tutte le parti coinvolte nella vita del porto dovranno collaborare per sostenere un chiaro e importante impegno che stanno assumendo tutti gli amministratori cittadini.
L’approvazione nel consiglio comunale di lunedì prossimo dell’ordine del giorno unitario darà al Sindaco Riccardo Rossi la possibilità di sostenere un’idea forte e largamente condivisa di sviluppo portuale che avrà al centro l’interesse e il benessere di tutti”.

 

Per Ercole Saponaro (Lega) “dopo una riunione lunga e con grande spirito di collaborazione di tutte le forze politiche, abbiamo sottoscritto un unico Documento per il nostro Porto, abbiamo raccolto le sensibilità di tutti per dare un segnale a tutti, il Porto è patrimonio della nostra Città e chiunque dovrà fare i conti con noi, niente più alibi su una politica locale divisa, Uniti e Compatti a determinare il Rilancio del nostro Porto”.

 

Per la UIL territoriale è sempre stato un obbiettivo da raggiungere: essere una collettività fortemente unita, presupposto indispensabile per affrontare la complessità dei problemi che ci affliggono e dichiararci soddisfatti quando riusciamo a risolverli.
Importanti provvedimenti stanno per essere adottati dal Consiglio comunale di Brindisi nei prossimi giorni. Decisioni che interessano il porto, una infrastruttura vitale per il nostro territorio per tutte le attività produttive, economiche, commerciali che produce e le significative ripercussioni sociali che potrebbero determinare, auspichiamo in positivo, nel futuro. Il nostro porto e le aree retro portuali, riconosciute da millenni da tutto il mondo come approdo ideale per qualsiasi traffico marittimo, saranno interessate da sostanziali modifiche infrastrutturali. Occorre perciò, oggi più che mai, che tutti gli Organismi, gli Enti pubblici e privati interessati siano quanto più possibile solidali nelle decisioni che si dovranno assumere. Tuttavia il contesto politico/amministrativo locale sembra di non essere ancora perfettamente consapevole di quanto sia importante l’occasione che si presenta per dimostrare che coloro che sono chiamati a decidere sono perfettamente d’accordo sulle cose da convenire: il meglio per tutti! Una condivisione preliminare che la maggioranza e l’opposizione del Consiglio comunale brindisino, a quanto è dato da pensare, non hanno ancora raggiunto, atteso che sono stati presentati ben 4 documenti diversi. I problemi ce li creiamo da soli! Uno sbaglio fatale che potrebbe pregiudicare la buona riuscita dell’intero progetto! Gli abituali calcoli perdenti, mentre si continua con il solito tira e molla dannoso che ci perseguita da anni! Pensavamo fossero stati lasciati da parte. Alziamo finalmente la testa, cercando di collaborare per gli interessi della città e dei cittadini. Sono in ballo significativi cambiamenti nell’ampio ed articolato apparato produttivo brindisino, progetti che ruotano intorno al porto e che segneranno in maniera significativa la sua collocazione strategica fino a renderlo competitivo quanto basta nel panorama internazionale. Sono da tempo in calendario e non bisogna perdere un minuto per cogliere il massimo delle convenienze possibili. Qualche esempio: la decarbonizzazione, già decisa, della centrale di Cerano, le bonifiche all’interno del petrolchimico, le ZES, la riqualificazione dell’area ex POL, il rilancio del comparto turistico, già in fase di ripresa, l’occasione imperdibile della Via della Seta. Anche gli investitori privati sono pronti a fare la loro parte.
La UIL di Brindisi sollecita, quindi, la massima attenzione e senso di responsabilità per dare la svolta attesa per il raggiungimento degli obiettivi tante volte annunciati e fino a questo momento disattesi. Si finisca di anteporre i principi agli effetti. Questa volta non ce lo possiamo permettere!

 

“Sul porto finalmente una unità di intenti tra tutte le forze politiche” è la nota inviata dal PRI brindisino:

Il Partito Repubblicano Italiano esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta tra tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale che porterà all’approvazione di un ordine del giorno unitario sul porto.

Era quanto confidavamo nel momento in cui avevamo rinunciato a formulare un nostro documento limitandoci a fornire suggerimenti che potessero arricchire le proposte avanzate dagli altri Gruppi Consiliari.

L’intendimento era quello di allargare l’orizzonte sul porto cercando di far comprendere che il rilancio del nostro scalo passa sicuramente attraverso un potenziamento delle infrastrutture ma anche beneficiando di una rete di relazioni internazionali che possano restituire al nostro porto il ruolo che un tempo aveva nel Mediterraneo.

Va letta in questa direzione la nostra proposta, poi recepita, di rilanciare il ruolo di Brindisi all’interno della Comunità dei porti dell’Adriatico e dell’Alto Jonio così come il suggerimento di riprendere i rapporti con realtà territoriali gemellate come Durazzo, Corfù ed Igoumenitsa.

Tanto anche per beneficiare dei finanziamenti previsti dai programmi Interreg Italia-Grecia ed Italia-Albania-Montenegro.

A quest’ultimo riguardo pare il caso di sottolineare che proprio il 4 aprile è stata lanciata una Target Call for Proposals. Il Bando, che sosterrà progetti di cooperazione tra le Regioni italiane della Puglia e del Molise e l’Albania ed il Montenegro, ha una dotazione di oltre 13 milioni di Euro e finanzierà, in particolare, progetti nei settori della competitività delle piccole e medie imprese, del turismo e della cultura, dell’ambiente e dell’energia e del trasporto sostenibile.

Un altro aspetto su cu abbiamo cercato di attrarre l’attenzione degli altri Gruppi Consiliari è quello della diportistica e della cantieristica navale. Andava in questa direzione la proposta di una rivisitazione dell’Accordo di Programma a suo tempo sottoscritto con la Marina Militare, con la restituzione al Comune di Brindisi dei capannoni ex Saca, oggi pienamente fruibili grazie all’opera di dragaggio e bonifica del Seno di Ponente e non più strategici per gli interessi della Marina.

Riteniamo, infatti, che quella sia la location più idonea in cui insediare attività collegate alla cantieristica navale.

Così come a noi pare urgente che il Comune approvi rapidamente il kit localizzativo da porre a disposizione delle aziende interessate ad insediarsi nell’area brindisina della Zona Economica Speciale Adriatica e la definizione di intese con il Ministero dell’Ambiente e del Consorzio Industriale per accelerare l’iter amministrativo di restituzione agli usi legittimi di quelle aree ricomprese nel Sito di Interesse Nazionale, prevedendo anche nulla osta provvisori che consentano l’uso immediato di manufatti esistenti a ridosso del porto laddove non si debba procedere per il loro riutilizzo ad opere di scavo e di movimentazione terra.

Siamo certi che su questo e su altri temi non mancheranno occasione di confronto e condivisione.

Infine la Segreteria Cittadina ed il Gruppo Consiliare del PRI esprimono preoccupazione per l’intervenuta revoca della concessione demaniale alla Società BOCCHE DI PUGLIA SPA che gestisce il porticciolo turistico.

Sicuramente di stratta di un provvedimento alla cui base vi sono forti motivazioni di carattere giuridico ma che rischia di pregiudicare il disegno di dar vita ad un polo turistico integrato che conduca ad una gestione unitaria del Castello Alfonsino, del porticciolo turistico e delle aree circostanti.

Cordialità

Il Segretario Cittadino
(Vito Birgitta)

Il Capogruppo Consiliare
(Gabriele Antonino)

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