Sarà che si è ormai alla vigilia della competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, sarà perché l’approccio culturale sintetizzato dall’espressione Nimby (“Non nel cortile di casa mia”) è divenuta ormai, si spera inconsapevolmente, una seconda cervellotica pelle, sarà perché gran parte del ceto dirigente meridionale (in questo caso pugliese) è ormai votato al più esasperato masochismo, fatto è che sulla questione Tap le posizioni fino ad ora assunte appaiono alquanto imbarazzanti.
Si comprende quindi un po’ meglio (condividendoli) quali siano i motivi per i quali all’interno dell’impianto delle riforme costituzionali, non solo questo governo, ma anche i precedenti, sia pure senza molta fortuna, abbiano posto tra le priorità la centralizzazione delle decisioni riguardanti la realizzazione d’impianti attinenti l’energia e l’ambiente.
Tutto ciò corrisponde ad una clamorosa bocciatura del livello delle classi politiche chiamate ad amministrare i territori, con particolare riferimento a quelle operanti all’interno di aree colpite ormai da troppo tempo da una crisi di sistema senza precedenti.
Molto più semplice dire sempre no, senza mai entrare nel dettaglio dei progetti, semmai facendosi scudo di virtuosismi lessicali utili solo a certificare l’inadeguatezza al confronto anche da parte di chi riveste ruoli di vertice nelle istituzioni regionali.
A questo punto, ove consentito, a fronte alle contraddizioni, delle inerzie e dei ritardi delle istituzioni locali, sarebbe opportuno che il governo nazionale nominasse un Commissario straordinario al quale affidare la valutazione circa l’opportunità (e Dio solo sa quanto tale opera sia opportuna!), insieme con la predisposizione di un pacchetto di rivendicazioni territoriali utile, anche al fine di evitare il biasimevole atteggiamento di alcuni, tanto fermi oppositori del progetto sulle pagine dei quotidiani, quanto miserevoli questuanti in altre sedi.
Si tratterebbe , certo, di una chiara delegittimazione della classe politica locale e regionale. Ma, diciamolo pure, ampiamente meritata.
COMUNICATO STAMPA EUPREPIO CURTO – CONSIGLIERE REGIONALE
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